5284 di 5284 aforismi scelti a caso e ordinati per lunghezza
Mostra altri 50Mostra come listaRaccolta completa
Vivere è pericoloso.
Umano significa sociale.
I meno meritevoli temono la meritocrazia.
Il piacere è una cosa che si vorrebbe ripetere.
La felicità dipende anche da cosa ci si aspetta.
L'io cosciente è progressista, l'inconscio è conservatore.
Comprendere per interagire, interagire per comprendere.
Porto a spasso la mia attenzione come un cane al guinzaglio.
Le storie che raccontiamo sono lineari, ma la storia reale non lo è.
La filosofia è una gara a chi la sa più lunga, e i lettori sono i giudici.
Per l'inconscio è meglio condividere falsità che non condividere nulla.
Ogni valore implica un disvalore consistente nella carenza del valore stesso.
Solo a ciò che in sé non significa nulla l'uomo può dare il significato che vuole.
Tutto ha un senso, anche se non riusciamo a capirlo, tranne ciò che avviene per caso.
Ognuno ha ragione dal suo punto di vista, e i punti di vista possono essere molto diversi.
Conviene osservare, analizzare e interpretare le logiche del comportamento sociale degli umani.
Qualunque cosa diciamo è incompleta in quanto riguarda solo una piccolissima parte della realtà.
Una coscienza moralista può essere manipolata da un inconscio mosso da motivazioni inconfessabili.
Invece di dire "con chi voglio interagire?" sarebbe meglio dire "con chi voglio far interagire il mio corpo?".
La nostra personalità è il risultato di una combinazione casuale di geni e di esperienze più o meno comuni.
La felicità che alcuni cercano è un'illusione, e la felicità che alcuni trovano è una realtà basata su illusioni.
Non esistono posizioni assolute (né nello spazio, né nel tempo), ma solo posizioni relative ad altre posizioni.
Per riprodurre un fenomeno ci sono due modi. Copiarne la forma o copiare la formula che ha generato la sua forma.
Ogni azione o espressione umana può essere interpretata come simbolo o segno di appartenenza a certe categorie sociali.
Credere di essere più liberi di quanto realmente si è può avere conseguenze dolorose, come pure credere di esserlo di meno.
Ci sono momenti in cui siamo infastiditi dalla nostra saggezza e cerchiamo di metterla a tacere, come pure la nostra coerenza.
Forse il problema più arduo della filosofia è conciliare l'assenza di libero arbitrio con l’esortazione a fare le scelte più opportune.
Chi ha problemi e riesce a risolverli può offrire ad altri le sue soluzioni. Chi non ha mai avuto problemi non ha soluzioni da offrire.
Il tabù delle differenze umane è talmente forte che distinguere un saggio da uno stolto viene da molti considerato una forma di razzismo.
A forza di migliorare se stessi si finisce per diventare migliori di altri, e questo dà fastidio a chi è stato superato. Perciò per migliorare ci vuole coraggio.
Quanto più una persona è solitaria, tanto più viene vista con sospetto dalla gente comune, a causa della sua maggiore libertà dal reciproco controllo sociale.
Dato che per sopravvivere e soddisfare i nostri bisogni abbiamo bisogno della cooperazione degli altri, abbiamo bisogno di adattarci ad essi in qualche modo e misura.
Il comportamento di un sistema dipende dal comportamento di ogni sua parte. Il comportamento di una parte di un sistema dipende dal comportamento delle altre parti e dell’insieme.
Il piacere di essere alla moda è legato alla paura di non esserlo. Infatti essere alla moda costituisce un bisogno, perché il non esserlo potrebbe essere causa (reale o percepita) di emarginazione sociale.
Non la coscienza, ma l'inconscio decide se uno ha o non ha paura di qualcosa e se è attratto o repulso da qualcosa. L'inconscio è il decisore e l'autore di ogni sentimento e di ogni comportamento involontario.
Caro corpo, cosa posso fare per te? Di cosa hai bisogno? Cosa desideri? Peccato che tu non possa parlare per rispondere a queste domande. Mandami qualche segnale che io possa decifrare, e cercherò di soddisfarti.
Noi facciamo tante cose perché ci fanno piacere senza sapere perché ci fanno piacere, ed evitiamo di fare tante cose perché ci fanno soffrire senza sapere perché ci fanno soffrire. Siamo dominati dai nostri sentimenti.
L'empatia consiste in una imitazione o copiatura. Infatti un essere vivente può riprodurre in sé, cioè copiare, i sentimenti e i pensieri di un altro. Su questa imitazione si basano l'apprendimento, la comunicazione e la cultura.
A qualcuno dobbiamo piacere o almeno non dispiacere, perché se non piacessimo a nessuno, saremmo in guai seri. Per questo il nostro comportamento è molto influenzato dalla necessità di piacere agli altri, o almeno di non dispiacere loro.
Conoscere se stessi significa conoscere la natura umana, i propri bisogni e le proprie logiche di soddisfazione. Il rischio è che sia i bisogni che le logiche di soddisfazione possono essere incompatibili con quelli altrui o censurati dalla comunità di appartenenza.
Ogni donna, col suo uomo, si comporta da primadonna e rifiuta qualsiasi ruolo secondario. Per questo, per farsi amare da una donna, un uomo deve trattarla come una (anzi, come l'unica) primadonna. Fanno eccezione le prostitute e rare donne "non vincolanti".
Una delle cause di sofferenza più comuni è il rifiuto da parte degli altri delle nostre proposte di condivisione (materiale o simbolica). Analogamente, una delle cause di piacere più comuni è l'accettazione da parte degli altri delle nostre proposte di condivisione.
La nostra felicità dipende dalla qualità dei nostri rapporti con gli altri. A sua volta, la qualità dei nostri rapporti con gli altri dipende dalla qualità delle nostre menti. Perciò per essere più felici dobbiamo migliorare le nostre menti affinché i nostri rapporti con gli altri possano migliorare.
Tra i tanti aspetti che differenziano gli esseri umani c’è la plasticità mentale, ovvero la capacità della mente di cambiare per rispondere a nuove situazioni in modo più soddisfacente. Tale capacità è più o meno grande da persona a persona. Potrebbe essere un fattore determinato geneticamente.
Perché ci chiediamo il perché delle cose? Per lo stesso motivo per cui cerchiamo di conoscere il mondo in cui viviamo. Infatti la conoscenza consiste nel comprendere le cause e le conseguenze dei fenomeni, i quali sono le forme delle cose. Uno dei bisogni umani fondamentali è il bisogno di conoscenza.
Se proprio vogliamo parlare di essere (o di Essere), io chiedo: quali sono le sue conseguenze? Infatti l’essere esiste solo se ha conseguenze, cioè effetti, implicazioni, relazioni, funzioni, interazioni. In altre parole, un essere che non ha nessuna di tutte queste cose non esiste, o è, a tutti gli effetti, come se non esistesse.
Ogni essere umano considera (consciamente o inconsciamente) ogni altro come un potenziale o attuale amico o nemico, ovvero come una persona più o meno utile o dannosa per la soddisfazione dei propri bisogni. È sulla base di tali considerazioni che ognuno si comporta in modo più o meno cooperativo o competitivo nei confronti degli altri.
Il piacere conferito da un oggetto può essere dovuto non tanto alle sue caratteristiche peculiari, ma alla sua valenza sociale, cioè al fatto che il soggetto si sente parte di una comunità che apprezza quel tipo di oggetto. È infatti difficile distinguere il piacere emanato da un oggetto dal piacere di condividere con altre persone l'apprezzamento dell'oggetto stesso.
Il mio modo di apprendere non è dalla teoria alla pratica, ma dalla pratica alla teoria. Infatti, prima osservo un fatto, ne valuto l'interesse per me e per gli altri, e soltanto dopo, se trovo quel fatto interessante, cerco di sapere e di capire come e perché esso avviene. Di conseguenza studio solo le cause e i meccanismi dei fatti che interessano me e/o gli altri. È un modo pragmatico di apprendere.
I rituali (cioè le ripetizioni di gesti e di comportamenti canonici tipici di certe classi o di certe comunità) servono soprattutto, o esclusivamente, a confermare (consciamente o inconsciamente) l'appartenenza di chi li pratica alle classi o alle comunità ad essi associate. In tal senso essi riducono l'ansia da non appartenenza o da dubbio di appartenenza, ovvero da carenza di identità sociale, e tale riduzione di ansia può essere fonte di piacere. Questo spiega il successo e la persistenza dei rituali.
50 di 5284 aforismi     Mostra come lista