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Aforismi su temi vari

4289 di 4289 aforismi scelti a caso e ordinati per lunghezza
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I vittimisti sono vittime di se stessi.
Gli umani amano adorare in gruppo.
Siamo tutti diversamente intelligenti.
Si può fare del male anche senza fare nulla.
Su ogni bisogno si può fondare una psicologia.
Tutti hanno bisogno di soddisfare i loro bisogni.
A certe persone il caso fa paura, altre lo amano.
La letteratura è interazione sociale virtuale, immaginaria.
Gli agnostici sono atei che hanno paura di dichiararsi tali.
I voti degli stupidi sono indispensabili per vincere le elezioni.
Siamo tutti condizionati dagli “altri”, ma ognuno ha i suoi “altri”.
Il giudizio morale è la base dell'etica, e chi non giudica è immorale.
Siamo condannati ad avere bisogni e desideri, e a volerli soddisfare.
Siamo nati a caso e a caso moriremo. Il caso dà le carte e noi giochiamo.
Il vero saggio non è umile, non si sopravvaluta ma nemmeno si sottovaluta.
Discutere razionalmente di una cosa considerata sacra equivale a dissacrarla.
Comprendere una persona non implica condividere ciò che essa dice o pensa.
Stanno bene insieme le persone che condividono lo stesso tipo di conformismo.
Gli umani fanno di tutto per mantenere o aumentare il proprio valore per gli altri.
Le interazioni dipendono dalle relazioni e le relazioni dipendono dalle interazioni.
Se un paradigma non copre tutti gli aspetti di una materia, occorre cambiare paradigma.
La vita e il caso mi offrono continuamente opzioni, e qualcosa in me decide quali scegliere.
La domanda più importante è: "quali sono le domande più importanti, e perché sono importanti?"
Cos'è una cosa? Credo che la maggior parte della gente non saprebbe rispondere a questa domanda.
Cambiare un dettaglio senza cambiare la struttura portante è a volte impossibile, o di cattivo gusto.
Una menzogna condivisa e protetta dagli assalti della verità è un potente fattore di coesione sociale.
Non viviamo per conoscere, ma conosciamo per vivere, ovvero per meglio soddisfare i nostri bisogni.
Noi non vediamo la realtà, ma mappe e raffigurazioni di parti della realtà disegnate dai nostri sensi.
I più dicono "siamo uguali", i meno "siamo diversi". Entrambi hanno ragione e torto allo stesso tempo.
Ogni spiegazione consiste in una semplificazione in cui si trascura qualcosa di più o meno importante.
Piacere agli altri è un bisogno che quando viene soddisfatto ci riempie di gioia. È il piacere di piacere.
Prima di rispondere ad una domanda, assicuriamoci che sia sensata e basata su presupposti condivisibili.
Ognuno dà importanza solo a ciò che conferma le proprie opinioni, e considera irrilevante tutto il resto.
Invece di dire "con chi voglio interagire?" sarebbe meglio dire "con chi voglio far interagire il mio corpo?".
Ogni cosa che impariamo interagisce con quelle già imparate, dando luogo ad un reciproco adattamento.
La vita sociale (e psichica) è tutta qui: con chi giocare, a quali giochi, con quali regole e a quali condizioni.
Se vuoi farti benvolere da qualcuno non dire cose troppo elevate rispetto alle sue capacità di comprensione.
Per il credente Dio è un punto di partenza, un assioma. Per l’ateo è un punto di arrivo a cui non si arriva mai.
Due persone sono unite nella misura in cui condividono certe gerarchie etiche, estetiche, logiche e politiche.
Quando non riusciamo a spiegare un fenomeno con la scienza, lo spieghiamo con la magia, la religione o lo spiritualismo.
La bellezza di una foto non si misura con la sua somiglianza al reale, ma con la forza dei sentimenti che riesce ad evocare.
La mente serve a risolvere problemi, a soddisfare dei bisogni. Chi non ha problemi né bisogni non ha bisogno di una mente.
II mettere insieme e il vedere insieme cose normalmente sparse che hanno qualcosa in comune è una misteriosa fonte di piacere.
Ogni umano ha un bisogno irrefrenabile di interagire con altri umani. Quando non riesce a farlo realmente, lo fa con l'immaginazione.
Facebook è la vox populi della nostra epoca, una voce incontrollata quanto potente, da cui dipendono anche le sorti delle democrazie.
Non ha senso parlare di "essere" senza fare riferimento al comportamento. Infatti l'essere di un ente si "deduce" dal suo comportamento.
Il tabù delle differenze umane è talmente forte che distinguere un saggio da uno stolto viene da molti considerato una forma di razzismo.
La vita ha bisogno di bisogni, nel senso che consiste nella soddisfazione di bisogni e non potrebbe riprodursi se non avesse bisogno di farlo.
Nei computer hardware e software si possono studiare e modificare separatamente; nelle menti degli esseri viventi questo non è possibile.
Il comportamento umano è determinato da due motivazioni fondamentali: soddisfare i propri bisogni biologici, e ottenere vantaggi e meriti sociali.
La scuola ci dovrebbe insegnare ad apprendere in autonomia, cioè non solo a copiare il sapere, e a capire cosa sia utile apprendere e cosa non lo sia.
Se vuoi essere amato da una certa persona, devi "essere" come essa desidera che tu sia, ovvero devi comportarti come essa desidera che tu ti comporti.
Il senso di colpa è la paura inconscia di essere esclusi dalla propria comunità interiorizzata a causa di un comportamento non rispettoso delle sue regole.
Uno dei grandi problemi della democrazia è che essa permette la propria trasformazione irreversibile in dittatura attreverso un legittimo voto democratico.
La persona carismatica lascia intuire una grande potenza e capacità sotto un umile rivestimento e una grande padronanza dietro una servizievole apparenza.
In ogni momento dobbiamo scegliere se comandare o obbedire a certe entità (persone, cose, idee, sentimenti, pulsioni ecc.) esterne e interne ai nostri corpi.
Per certe persone, mettere in ordine ciò che è disordinato è fonte di piacere. Per ottenere tale piacere, quelle persone hanno bisogno di situazioni disordinate.
Chi non è con me non è necessariamente contro di me, e io non sono necessariamente contro chi disapprovo, né disapprovo necessariamente chi è contro di me.
Molti non sono disposti a rinunciare alla religione che è stata loro inculcata malgrado le sue assurdità, perché non sanno come sostituirla come fondamento etico.
Un essere umano nel corso di una giornata ha bisogno di diverse cose, e la frustrazione di un bisogno non può essere compensata dalla ipersoddisfazione di un altro.
La critica sociale è l'attività intellettuale più difficile e ingrata, sebbene essa sia ciò di cui la società ha più bisogno per migliorare. Perché a nessuno piace essere criticato.
Tutti capiscono la legge del più forte, perfino le bestie. Pochi capiscono la legge del più saggio. Per questo anche il saggio, per far rispettare le sue leggi, ha bisogno della forza.
La dittatura è l'inevitabile effetto del disordine sociale, che si instaura quando i cittadini non riescono a trovare un accordo maggioritario su come governare ed essere governati.
Un'infinità di cose avvengono continuamente nella nostra mente a nostra insaputa, cose che determinano le nostre motivazioni, i nostri pensieri, i nostri sentimenti e le nostre scelte.
Il successo di una persona consiste nella quantità e nella qualità delle persone che le manifestano la loro stima, approvazione, ammirazione, comprensione, affinità, solidarietà o affetto.
Pragmatismo in sintesi: Non importa ciò che siamo, ma ciò che facciamo, ovvero come interagiamo col resto del mondo, e come soddisfiamo i bisogni e i desideri della nostra persona e quelli altrui.
Per me ciò che chiamano "trascendenza" (parola che io evito di usare) è solo un desiderio, un mito, una realtà immaginaria, non una realtà conoscibile (se potessimo conoscerla sarebbe immanente).
Un individuo non è mai solo, ma è sempre interiormente e inconsciamente accompagnato da un Altro ideale, una persona che egli spera sempre di incontrare in uno o più altri individui nella vita reale.
Non sarò mai una persona importante, ma di una cosa mi vanto: che non mi faccio ingannare facilmente da alcuna cultura. Infatti ogni cultura è ingannevole in quanto dissimula le vere motivazioni dell'agire umano.
Le persone si possono classificare secondo un continuum ai cui estremi ci sono l'intellettuale e il muscolare. Il primo preferisce scommettere sulla capacità e la bellezza dell'intelligenza, il secondo sulla forza e la bellezza fisica.
L'affinità, la familiarità, la fratellanza, l'amicizia tra due persone consistono in comuni appartenenze. L'amore e la simbiosi tra due persone consistono in appartenenze reciproche, ovvero nel fatto che ciascuno appartiene all'altro.
A mio avviso, in un certo senso, siamo tutti personaggi in cerca di autore, un autore (dio o daimon) che ci dica cosa fare e cosa dire, cosa non fare e cosa non dire, evitandoci l'angoscia di dover decidere con il nostro libero arbitrio.
Un soggetto può diventare oggetto, perfino del suo stesso oggetto diventato a sua volta soggetto. E viceversa. È ciò che avviene normalmente tra l'io cosciente e il suo inconscio, che si scambiano continuamente i ruoli di soggetto e oggetto
I maestri, dopo essere stati seguiti, sono fatti per essere superati, ovvero completati. Nessun maestro, nessun insegnamento è sufficiente. Ognuno deve cercare il necessario complemento adatto a sé presso altri maestri e/o con la propria intuizione.
Dalla qualità dei nostri pensieri dipende la qualità delle nostre relazioni e interazioni con gli altri, da cui dipende il nostro benessere psichico. Tuttavia la qualità dei nostri pensieri non dipende dalla nostra volontà, perché i pensieri sono involontari.
Il cosiddetto libero arbitrio consiste nello scegliere, ma la scelta è sempre orientata verso la migliore, maggiore e più facile soddisfazione dei nostri bisogni. Solo in caso di indecisione o di indifferenza la scelta può essere casuale, e in tal senso libera.
Quando si sta in compagnia di altre persone è bene chiedersi cosa ciascuna di esse desidera fare e non fare, ascoltare e non ascoltare, vedere e non vedere, ricevere e non ricevere, ricordare e non ricordare, pensare e non pensare, di cosa parlare e non parlare.
Suppongo che molte persone si astengono da rapporti sessuali extraconiugali non perché non li desiderino, o perché li considerino immorali, ma semplicemente perché, se il coniuge ne venisse a conoscenza, rischierebbero di perderlo. Insomma perché non ne varrebbe la gioia.
Molte relazioni umane non si realizzano o falliscono perché una (o ciascuna) delle parti si aspetta dall'altra ciò che l'altra non è disposta a concedere, specialmente per quanto riguarda le rispettive libertà. Infatti ogni relazione comporta qualche limitazione delle libertà delle parti.
In ogni momento possiamo (e dobbiamo) scegliere se lasciare inserito il pilota automatico del nostro comportamento o se passare in modalità manuale, ovvero consapevole e volontaria. In tal senso non si può non scegliere, e ognuno è responsabile delle sue scelte di fronte agli altri.
Per molte persone il sesso senza l'amore non vale nulla, mentre l'amore senza il sesso può avere un valore più o meno grande. Così, in mancanza d'amore, molte persone si astengono dai rapporti sessuali, creando difficoltà a quelle per cui il sesso ha un valore anche in assenza d'amore.
Ci sono due tipi di falsità: quelle che affermano l'esistenza di qualcosa che non esiste, o l'inesistenza di qualcosa che esiste, e quelle che considerano una parte della realtà affermando che sia la sola rilevante, ignorando o nascondendo altre parti che contraddicono le loro affermazioni.
L'uomo non può decidere ciò che deve piacergli o non piacergli. Essendo i gusti involontari essi non possono essere giudicati moralmente. Tuttavia certi gusti possono essere pericolosi per sé e/o per gli altri. In tali casi una psicoterapia per modificarli o controllarli può essere opportuna.
La gente fa ciò che le piace fare o che ha paura di non fare, e non fa ciò non le piace fare o che ha paura di fare. Perché alla gente piace ciò che le piace? Perché non le piace ciò che non le piace? Perché ha paura di ciò di cui ha paura? La psicologia cerca di rispondere a queste domande.
Quando le interazioni reali con gli altri non ci soddisfano, possiamo alleviare la frustrazione immaginando interazioni più soddisfacenti. L’immaginazione è un’illusione volontaria e lucida che può darci piacere e lenire il nostro dolore. E’ un prezioso dono che la natura ci ha fatto, senza il quale saremmo molto più infelici.
Oggi è tutto un patetico e a volte ridicolo "fai-da-te" intellettuale. Non solo non c'è più rispetto per le religioni (cosa che non mi dispiace) ma nemmeno per i grandi pensatori. Vige l'"uno vale uno" e tanti, anche i più ignoranti, anzi, specialmente i più ignoranti, pensano di non essere inferiori (intellettualmente) a nessuno.
Il verbo essere dovrebbe essere usato il meno possibile. Al suo posto sarebbe meglio usare verbi come fare, agire, dare, prendere, inviare, ricevere, percepire, copiare, comunicare, rispondere. Il verbo essere non aiuta a capire la realtà. Questa, infatti, consiste in relazioni e interazioni, che il verbo essere non può descrivere.
La società è sistematicamente falsa, perché la verità è politicamente scorretta. Infatti non possiamo dire agli altri cosa veramente pensiamo di loro, cosa veramente vorremmo da loro e cosa veramente saremmo disposti (e non disposti) a offrire loro. E siamo talmente abituati a mentire, che finiamo per credere alle nostre stesse menzogne.
Non abbiamo il dovere di amare, ma se non amiamo nulla e nessuno, la nostra vita è insignificante, arida, e dolorosa, perché in tal caso nessuno ci amerà. Abbiamo infatti bisogno di essere amati, almeno in una certa misura, ma purtroppo essere amati non è un diritto, anche perché siamo liberi (almeno in teoria) di scegliere chi amare e quanto amare.
Un essere vivente senziente fa ciò che fa per sentire piacere o per evitare di sentire dolore (piacere e dolore presenti o previsti, cioè sentiti realmente o immaginati). Tuttavia egli generalmente ignora i motivi per cui certe situazioni gli procurano piacere o dolore. La conoscenza di tali motivi (o motivazioni) dovrebbe essere l’oggetto della psicologia.
Per casualità occorre intendere "imprevedibilità", "indeterminabilità", ovvero ciò che non è possibile determinare prima che accada, ma solo dopo, a causa della impossibilità pratica di conoscere e computare le variabili da cui dipendono certi eventi. Per esempio, il particolare miscuglio di geni (50% dalla madre e 50% dl padre) nella riproduzione sessuata.
Ci sono fenomeni sociali per capire i quali è necessario un certo grado di intelligenza e di cultura. Ma se diciamo a una persona che non è abbastanza intelligente e/o colta per capire certi fenomeni, questa si offende. Così, per non offendere nessuno, lasciamo che ognuno si illuda di poter capire tutto ciò che capiscono gli altri per quanto riguarda i rapporti interpersonali.
Nel profondo della psiche, e anche in superficie (ovvero nell'inconscio e nel conscio) vi è la constatazione della nostra totale dipendenza dagli altri, per cui non possiamo comportarci in modi che abbiano come conseguenza la nostra emarginazione sociale. Da questa constatazione di base derivano gran parte dei nostri comportamenti esteriori e interiori consci e inconsci, e i nostri sentimenti morali.
In ogni momento scegliamo se cooperare o competere, cambiare o conservare. obbedire o comandare, accettare o rifiutare, avvicinarci o allontanarci, dare o prendere, credere o non credere, sperare o disperare, mostrarci o nasconderci, combattere o arrenderci, pensare o non pensare, dire o non dire, giudicare o non giudicare, punire o perdonare. separare o riunire, costruire o distruggere, accumulare o disperdere.
Ogni umano vorrebbe essere amato incondizionatamente, ma l'amore è sempre condizionato. Infatti chi ama vuole sempre qualcosa in cambio, anche se lo nega. Chi ama ha certe esigenze sul modo di essere dell'amato. Infatti questo deve corrispondere a certe sue idee e comportarsi in certi modi. È comunque difficile amare senza la speranza, anche se illusoria, di essere ricambiati da qualcuno, che potrebbe anche non essere l’amato.
Le religioni abramitiche sono intrinsecamente fondamentaliste, come si evince dalla lettura delle loro sacre scritture. L'unico modo per sfuggire al loro fondamentalismo è non prenderle alla lettera, non prenderle completamente sul serio, non seguirle fino in fondo, non leggere i loro testi interamente, ma solo alcune parti, opportunamente selezionate come non violente e politicamente corrette, ignorando quelle violente e inaccettabili per l'uomo odierno.
La società è un ecosistema dove ogni essere umano vorrebbe avere un posto adatto al proprio temperamento, al proprio carattere, ai propri limiti e alle proprie capacità, per poter soddisfare i propri bisogni senza troppe difficoltà. Questo desiderio può essere soddisfatto solo se gli altri ce lo permettono e se noi lo permettiamo agli altri, perché la società non è un ente esterno, ma è costituita da ognuno di noi. Infatti, essere accettati dagli altri è un bisogno primario che condiziona tutti gli altri.
Analizzarsi e valutarsi liberi da ogni pregiudizio, moralismo e autocensura è molto rischioso. Potremmo scoprire di non essere innocenti, di non essere sinceri, di esserci ingannati e di non aver capito le cose più importanti della vita in genere e di quella umana in particolare. Per evitare che la nostra visione del mondo e di noi stessi si riveli infondata e contraddittoria, meglio evitare di guardarci dentro, meglio occuparci solo delle nostre apparenze e di ciò che gli altri pensano o potrebbero pensare di noi.
Il nostro inconscio non ha il senso della misura. Infatti per lui una persona è completamente buona o completamente cattiva, completamente sincera o completamente falsa, completamente stupida o completamente intelligente. Solo la razionalità cosciente ha il senso della misura ed è in grado di capire che ognuno è parzialmente buono e parzialmente cattivo, parzialmente sincero e parzialmente falso, parzialmente stupido e parzialmente intelligente. Tuttavia i sentimenti sono determinati dall'inconscio, non dalla razionalità cosciente.
Molti pensano che una persona possa cambiare la propria mente (ovvero il proprio comportamento e i propri pensieri) a piacimento, cioè a volontà ("basta volerlo") perché non la considerano una cosa materiale. Suppongono che la mente sia, in un certo senso, come il software di un computer che può essere cambiato parzialmente o totalmente in pochi secondi a seguito di una scelta. A parer mio, si tratta di una illusione fatale, da cui derivano tante altre illusioni ed errori. In realtà la mente consiste in una logica supportata da sostanze e tessuti materiali interconnessi, biochimici, molecolari, elettrici, per cambiare i quali sono necessarie nuove esperienze e tempi lunghi, cambiamenti sui quali non abbiamo alcun controllo diretto.
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