5285 di 5285 aforismi scelti a caso e ordinati per lunghezza
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Io sono automatico.
Siamo tutti diversamente intelligenti.
Ognuno adotta la morale che gli conviene.
Amo ciò che mi serve e servo ciò che amo.
Il conformista non conosce il conformismo.
La capacità di gioire implica quella di soffrire.
Non ci vuole molto ingegno per essere normali.
Le norme sono come divinità per chi le rispetta.
Più una persona la pensa come me, più mi piace.
Il web è la preghiera del mattino dell'uomo moderno.
Cambiare o non cambiare? Cosa, come, perché, per chi?
I filosofi si dividono in mistificatori, demistificatori e ibridi.
Ogni volta che usiamo il verbo essere scriviamo un'equazione.
Essere considerati deficienti da deficienti è nell'ordine delle cose.
Mi chiedo quanti esseri umani si chiedono perché fanno ciò che fanno.
La solitudine triste è dovuta a una carenza di interazioni soddisfacenti.
Simpatizzare con certe persone può implicare antipatizzare con certe altre.
Ogni umano ha un ricorrente bisogno di intrattenersi in giochi rituali con suoi simili.
Per la maggior parte delle persone le verità sono noiose o fastidiose, le falsità eccitanti.
L'inconscio non è solo un archivio, ma un agente segreto che tiene in scacco la coscienza.
Per piacere ad una persona bisogna integrarsi armoniosamente nella sua visione del mondo.
Qualunque cosa diciamo è incompleta in quanto riguarda solo una piccolissima parte della realtà.
Ogni essere vivente (compreso l'uomo) è portatore di automatismi, anzi, è portato dai propri automatismi.
Il piacere e il dolore causato dalle interazioni sociali è una chiave di comprensione delle interazioni stesse.
Il conformista teme di avere idee diverse da quelle altrui, e che gli altri abbiano idee diverse dalle proprie.
Davanti a me, le due cose da cui la vita discende e dipende: il caso e la necessità, ovvero la libertà e la logica.
Quando diciamo «gli altri» ci riferiamo a una cosa che George Herbert Mead ha chiamato «l'Altro generalizzato».
Quando due persone interagiscono, coloro che interagiscono non sono le rispettive coscienze, ma i rispettivi inconsci.
Quando moriamo torniamo ad essere ciò che eravamo prima di essere concepiti. Perciò non dovremmo aver paura di morire.
Ogni forma di vita, compreso l'inconscio, funziona secondo algoritmi. La psicologia dovrebbe servire a scoprire gli algoritmi dell’inconscio.
La morte è un ringiovanimento totale, è tornare allo stato prenatale, cioè a ciò che si era prima di nascere, prima ancora di essere concepiti.
Per molti è meglio una cattiva compagnia che una totale solitudine. Per questo per molti è meglio sbagliare insieme che avere ragione da soli.
L'uomo ha addomesticato (per usarla) ogni specie animale che si è lasciata addomesticare, compresa quella umana. L'uomo è infatti un animale domestico.
Ogni comunità è esclusiva e inclusiva allo stesso tempo. Inclusiva verso chi ne rispetta le regole (forme, norme, valori), esclusiva verso chi non le rispetta.
Il senso del dovere è una mistificazione. Infatti le cose le facciamo perché dal farle ci aspettiamo un piacere o perché dal non farle ci aspettiamo un dolore.
Non è che la gente non pensi, il fatto è che i più pensano in modo passivo, cioè non controllano i loro pensieri, non scelgono razionalmente a cosa pensare.
Criticare una critica non significa negare il diritto di criticare, così come consentire una critica non significa accettarla. Anche le critiche debbono essere criticabili.
Forse anche lo stomaco pensa e ha una coscienza, forse anche il fegato e gli altri organi, ma non possiamo saperlo perché essi non comunicano con noi con un linguaggio che conosciamo.
Doppio vincolo: se critico negativamente gli altri sono soggetto alla loro vendetta, se non li critico sono loro complice e divento perciò condannabile. Ognuna delle due opzioni è penalizzante.
La filosofia (intesa come critica del sapere) e la psicologia (intesa come cura della mente) sono troppo importanti per lasciare che se ne occupino attivamente solo coloro che hanno titoli accademici con tali nomi.
Il bello della musica è che può essere usata come strumento per manifestare una comune appartenenza, come colonna sonora di interazioni umane, come motivo per ballare insieme ad altri sia fisicamente che metaforicamente.
I populisti sono i grandi semplificatori della politica e dell'economia, che spiegano in termini semplici le cause, i responsabili e le soluzioni dei problemi. In termini così semplici che anche gli stupidi e gli ignoranti sono in grado di capire.
Perché una cosa che ci piace in un certo momento o in un certo luogo non ci piace in un altro momento o in un altro luogo? Perché cambia il contesto. Il contesto in cui una cosa viene apprezzata può essere più importante della cosa stessa.
Ogni cosa ha un senso, o più di uno, anche quelle che ci sembrano assurde, insensate, inutili, nocive, bestiali, mostruose, spaventose. Capire il senso nascosto e mistificato delle cose, e specialmente del comportamento umano, è la missione del saggio.
La realtà consiste nel movimento di corpi (compreso il mio), nelle forze che li attraggono e li respingono, nelle informazioni che li dirigono e li riproducono, nel piacere e nel dolore che i movimenti producono, e nella volontà (degli organi affettivi) di evitare il dolore e di ottenere il piacere.
Ogni essere umano è come un computer: ci metti dentro delle idee e lui ne produce come risultato dell'elaborazione di quelle che ci hai messo. Perciò l'intelligenza di un computer e quella di un umano dipendono molto dalle idee che ci metti dentro. Inoltre, computer e umani sono diversi in quanto più o meno veloci e con più o meno memoria, ovvero neuroni.
Quando ti viene in mente di fare una certa cosa, chiediti: ho proprio bisogno di farla? Starò meglio dopo averla fatta? Perché la vorrei o la dovrei fare? Per fare piacere a chi? Chi mi ha chiesto di farla? Che vantaggi o svantaggi, piaceri o dolori potrei avere dopo averla fatta? Ho veramente voglia di farla? È bene che la faccia? Dopo aver tentato di rispondere ad almeno alcune di queste domande, decidi se fare o non fare quella cosa.
Ogni espressione umana diretta verso altri umani costituisce una promessa di piacere o di dolore, di soddisfazione o di frustrazione di qualche bisogno, di prestazione di un serviziodi una punizione ecc. La promessa è sempre condizionata ad una certa risposta, che può essere un avvicinamento, un allontanamento, un acquisto, una vendita, un dare, un ricevere, un prendere, un legare, uno sciogliere, un credere, un negare, un pagare, un accogliere, un proteggere, un difendere, un partecipare ecc.
Uno dei bisogni umani più importanti è quello di essere compresi, almeno da una persona. Infatti l'amore è basato sulla reciproca comprensione. Il bisogno di essere compresi è tanto più frustrato quanto più si è diversi dalla normalità ed è talmente forte che i più hanno paura di differenziarsi rispetto ai tipi di persona più comuni. Succede così che molti, non riuscendo ad essere compresi, e soffrendone, tendano inconsciamente a trasformarsi in persone più comprensibili, ovvero più normali, rinunciando ad affermare le loro peculiarità più originali.
Paradossalmente, per essere comprensivi e non sprezzanti nei confronti di una persona che si comporta in modo immorale o stupido bisogna sentirsi superiori ad essa. Perché se io penso di essere più intelligente, più colto, di avere una maggiore conoscenza della natura umana, di me stesso e della società, di avere un maggior senso di responsabilità, di avere una maggiore capacità di capire le cause e le conseguenze del mio comportamento, allora posso "comprendere" che quella persona commetta errori morali e intellettuali che io non commetterei. Ma se invece penso che quella persona sia dotata quanto me o più di me in tutte quelle cose che ho detto sopra, come posso tollerare che si comporti in un modo che io ritengo immorale o stupido?
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