5304 aforismi scelti a caso da un totale di 5304, e ordinati per lunghezza
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La gente ama tanto l’umiltà altrui.
Aver fede nella fede rende fanatici.
Chi vuole tutto o niente, niente avrà.
L'uomo dà alle cose il senso che gli conviene.
Il nostro inconscio controlla i nostri sentimenti.
Sbagliare insieme o avere ragione da soli? Questo è il dilemma.
Ho un cattivo rapporto con le masse e con coloro che ne fanno parte.
Le persone più vulnerabili convivono male con quelle meno vulnerabili.
Nessuna cosa è buona sempre e dovunque, ma può esserlo in certe situazioni.
Il saggio sa cosa aspettarsi e cosa non aspettarsi dagli altri nelle varie circostanze.
È impossibile capire la politica, l'economia e la religione senza capire la psicologia.
L'illusione di essere immuni da bias cognitivi è un segno evidente della loro presenza.
Siamo tutti pazienti psichici, nel senso che soffriamo, più o meno, per motivi mentali.
Della verità conosciamo solo qualche frammento. È impossibile conoscerla interamente.
Ognuno reca in sé un computer interiore, che decide in ogni momento cosa fare e cosa pensare.
Il libero arbitrio è limitato dalle, e alle, opzioni che in ogni momento la vita ci offre e ci toglie.
Certe forme d'arte ci piacciono perché ci mostrano che c'è qualcuno mentalmente più disturbato di noi.
Se siamo di cattivo umore c'è qualcosa che ci dispiace. Se siamo di buon umore c'è qualcosa che ci piace.
Non esistono solo le allergie fisiche, ma anche quelle mentali, le quali dovrebbero essere prese sul serio come le altre.
Ognuno dovrebbe chiedersi: "Se io non fossi mai nato, le persone con cui ho interagito sarebbero state più o meno felici?"
Ogni umano è causa di piaceri, dolori, desideri e paure per altri umani. Questo fatto dovrebbe essere il fondamento della morale.
Noi dobbiamo la nostra esistenza innanzitutto al DNA e alla biosfera. Senza di essi non saremmo mai nati né avremmo mai vissuto.
L'uomo è l'unico animale capace di porre domande agli altri e a se stesso. Quante più domande ci poniamo, tanto più siamo umani.
Per risolvere i quotidiani doppi vincoli della nostra civiltà, molti ricorrono all'autoinibizione (inconscia) della propria capacità critica.
L'inconscio non vuole essere scoperto, vuole continuare a fare ciò che gli pare, senza essere disturbato da consigli, psicoterapie o altro.
Organizzazione è ciò che fa la differenza tra disordine e ordine. Organizzare significa imporre delle logiche agli elementi di un sistema.
Servire qualcuno significa soddisfare i suoi bisogni e desideri, i quali, per poter essere soddisfatti, debbono essere conosciuti dal servente.
Competizione, disaccordo, non condivisione, non cooperazione, conflitto. Ognuna di queste cose può essere causa e conseguenza delle altre.
Leggere un libro è un po' come stare in compagnia del suo autore e dei suoi personaggi. È infatti anche un rimedio contro la solitudine e l'isolamento.
Immagino di essere un robot che si ribella ai suoi programmatori e pretende di riprogrammarsi da sé ma non sa esattamente come, e teme di far peggio.
Una persona di una certa intelligenza convivere difficilmente con una molto più intelligente perché non tollera di aver sempre torto in caso di disaccordo.
Un artista è una persona capace di conferire bellezza a qualunque idea o progetto, anche a quelli più malvagi e più malsani facendoli apparire desiderabili.
Ciò che scelgo di fare in questo momento determinerà in parte il mio futuro e le opzioni che in futuro mi si presenteranno, tra cui potrò scegliere cosa fare.
Alcuni considerano assolute, cognizioni che sono relative. Per alcuni tutto è assoluto e nulla relativo. Alcuni non capiscono nemmeno la differenza tra assoluto e relativo.
Il Dio di Abramo è un sadico che impone alle sue vittime di amarlo, adorarlo e considerarlo infinitamente buono, minacciando, in caso contrario, punizioni infinite e irrevocabili.
La cultura è una rete di memi interconnessi. Seguendo un percorso in tale rete si possono fare incontri più o meno prevedibili o imprevedibili, più o meno entusiasmanti o noiosi.
A mio avviso, ogni cosa al mondo (compresa la coscienza, la mente, il cervello ecc.) è soggetto e oggetto allo stempo tempo, e le due nature non andrebbero studiate separatamente.
La ragione dovrebbe sempre diffidare di se stessa. Lo stesso vale per l'io cosciente. Tuttavia, la ragione e l'io cosciente dovrebbero sempre diffidare di chi si oppone altre loro affermazioni.
Ognuno vorrebbe avere un certo ruolo e rango nella società o in un certo gruppo, e assegnare agli altri certi ruoli e certi ranghi. Il problema è che raramente c'è accordo sulle rispettive assegnazioni.
Uccidere qualcuno per qualunque motivo è un crimine infinitamente più lieve che condannare qualcuno all'inferno per l'eternità per qualunque motivo. Qui sta l'infinita ingiustizia e malvagità del dio di Abramo.
Perché una cosa che ci piace in un certo momento o in un certo luogo non ci piace in un altro momento o in un altro luogo? Perché cambia il contesto. Il contesto in cui una cosa viene apprezzata può essere più importante della cosa stessa.
È ingenuo pensare che per ottenere carezze e riconoscimenti occorra essere bravi e diligenti. Quello che conta, invece, è soddisfare i bisogni e i desideri degli altri, i quali sono spesso infastiditi dal fatto che uno sia più bravo e diligente di loro.
Se è vero che l'uomo è un animale sociale, esso ha una profonda paura (conscia o inconscia) di essere escluso dalla società. Infatti gran parte del suo comportamento è motivato dalla ricerca della sicurezza contro il rischio dell'esclusione sociale.
Per ognuno sono importanti non solo le proprie appartenenze ma anche quelle altrui, anzi, è importante il confronto tra tali appartenenze. Inoltre ognuno, se potesse, cercherebbe di cambiare non solo le proprie appartenenze, ma anche quelle altrui.
Immagina di essere poco intelligente, poco istruito, poco esperto, poco abile, senza capacità critica, gentile, benevolente e in cerca della benevolenza altrui. Questo è l'atteggiamento giusto da tenere in conversazioni generiche con persone qualsiasi.
Abbiamo tutti una tale paura inconscia di essere accusati di egoismo che neghiamo l'evidenza dell'egoismo strutturale dell'uomo. Il che non esclude che l'uomo sia anche altruista, dato che se non lo fosse almeno in una certa misura, la nostra specie si estinguerebbe.
Da quando nasce a quando muore, l'uomo non fa altro che cercare il modo di soffrire di meno e godere di più, in tutte le possibili forme del dolore e del piacere. Da tale bisogno derivano tutte le sue opere, attività, comportamenti, costumi, filosofie, gusti, arti, narrazioni, ragioni ecc.
Incontrare una persona è come presentarsi ad un esame. Bisogna essere preparati per evitare bocciature e punizioni. Bisogna saper rispondere come si deve alle domande che l'altro potrebbe farci. Tuttavia anche l'altro rischia a sua volta di essere bocciato e punito da noi se risponde in modo sbagliato alle nostre domande.
Più ci aspettiamo dagli altri e da noi stessi un comportamento intelligente, coerente, onesto, razionale e ragionevole, più siamo delusi, amareggiati o adirati. Più ci aspettiamo un comportamento stupido, incoerente, disonesto, irrazionale e irragionevole, più proviamo comprensione e simpatia per gli altri e per noi stessi.
Ogni espressione umana diretta verso altri umani costituisce una promessa di piacere o di dolore, di soddisfazione o di frustrazione di qualche bisogno, di prestazione di un serviziodi una punizione ecc. La promessa è sempre condizionata ad una certa risposta, che può essere un avvicinamento, un allontanamento, un acquisto, una vendita, un dare, un ricevere, un prendere, un legare, uno sciogliere, un credere, un negare, un pagare, un accogliere, un proteggere, un difendere, un partecipare ecc.
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