5308 aforismi scelti a caso da un totale di 5308, e ordinati per lunghezza
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Il potere è la misura del sapere.
La finanza è l'industria del denaro.
La logica è la meccanica delle idee.
Si nasce vittime e si diventa aggressori.
L'inconscio preferisce restare in incognito.
Rieducare è molto più difficile che educare.
Io sono un automa consapevole di essere un automa.
Ogni essere umano ha qualcosa in comune con ogni altro.
Misurare la qualità è molto più difficile che misurare la quantità.
In caso di conflitto non basta voler dialogare, bisogna saperlo fare.
Chi si sente diverso dagli altri è diverso da chi si sente uguale agli altri.
Nietzsche diceva: diventa ciò che sei. Il problema è sapere ciò che si è.
Vita: per rischi ed effetti collaterali, chiedere al vostro filosofo di fiducia.
Informare e governare sono professioni che richiedono competenze diverse.
Tutto ciò che ci unisce è buono, non in sé, ma in quanto fattore di condivisione.
È facile essere onesti quando non si ha la possibilità di delinquere o di governare.
Ascoltare musica è un rito di appartenenza sociale, anche quando la si ascolta da soli.
Chi è poco competitivo nel gioco della razionalità preferisce giocare a quello dell'irrazionalità.
Le opere letterarie e quelle artistiche ci aiutano a immaginare e a simulare incontri con altre persone.
La stupidità non è una spiegazione, dato che anche il comportamento di uno stupido segue delle logiche.
Felicità è il sentimento che provi mentre stai interagendo in un modo che ritieni buono e giusto per te e per gli altri.
Normalmente, ognuno tende a valorizzare il tipo fisico e quello psicologico della propria persona, a prescindere dai loro difetti.
Ogni umano si chiede (consciamente o inconsciamente): come posso influenzare a mio favore i sentimenti degli altri verso di me?
Per cambiare la propria mente occorre cambiare abitudini, come interagire con altre persone, leggere altri autori, fare altre cose.
Per quanto riguarda l'essere e il divenire, suppongo che esista solo il divenire e che l'essere sia solo una costruzione mentale "in divenire".
Il sesso, per l'uomo è la felice conclusione di un percorso pieno di speranze, per la donna il felice inizio di un percorso pieno di speranze.
Nella comunicazione tra due persone succede a volte che esse intendano la stessa cosa usando parole diverse, e cose diverse usando le stesse parole.
Uno dei grandi problemi della democrazia è che essa permette la propria trasformazione irreversibile in dittatura attreverso un legittimo voto democratico.
Dobbiamo imparare a distinguere ciò che ci piace per le sue qualità intrinseche da ciò che ci piace perché contribuisce a darci una identità sociale desiderabile.
La paura di essere giudicati può condurre ad un comportamento rigidamente moralista o, al contrario, ad un totale relativismo morale, ovvero ad una morale fai-da-te.
Ogni epoca dovrebbe reinterpretare (e ri-criticare) gli autori del passato alla luce delle sue nuove conoscenze. Nessuna interpretazione o critica può essere definitiva.
Per paura della guerra, del disordine e della solitudine l'uomo è pronto a rinunciare alla libertà di pensare e di giudicare in modi diversi da quelli della comunità a cui appartiene.
Nella cultura greco-romana ci si vergognava di essere vittime; in quella cristiana essere vittime è motivo di merito e c'è una competizione per dimostrare di essere più vittime di altri.
Quando qualcuno ci è antipatico, cerchiamo in tutti i modi di giustificare la nostra antipatia, anche se non abbiamo argomenti in tal senso. A nessuno perdoniamo la colpa di esserci antipatico.
Cambiare la mentalità di un essere umano è spesso impossibile. Se essa cambia, non è per volontà dell'interessato o di qualcun altro, ma per una serie di forze incontrollabili e di eventi casuali.
L'aggettivo "strano" viene da molti usato per qualificare persone, cose o idee che ai loro occhi non appartengono ad alcuna categoria ad essi nota, ovvero appartengono alla categoria delle stranezze.
Se A disprezza B, A si aspetta (consciamente e inconsciamente) che, a sua volta, B lo disprezzi. Tale aspettativa rafforza il disprezzo di A per B e innesca in A il timore di una ritorsione di B nei suoi confronti.
Ognuno vorrebbe avere un certo ruolo e una certa posizione gerarchica nella società. Se non può ottenerli, può lottare per conseguirli, sopportare la frustrazione, isolarsi, o emigrare in un'altra società più promettente.
Io suppongo che tra qualche secolo, se la specie umana non sarà estinta, l'uomo sarà riuscito a leggere e a scrivere con precisione il linguaggio di programmazione della sua mente. Speriamo che saprà usare con saggezza tale capacità.
Quelli che screditano la scienza sono per lo più persone che non hanno una formazione scientifica. In tal modo fanno di necessità (e difetto) virtù. Ciò e vero anche per quelli che screditano la cultura umanistica non avendo avuto una formazione in tal senso.
Non dall'essere né dall'avere ricaviamo piaceri e dolori, ma dall'immaginare, dal fare, dal subire, dal ricordare cose che abbiamo bisogno di immaginare, di fare, di subire, di ricordare e dall'immaginare, fare, subire, ricordare cose che non possiamo sopportare.
La maggior parte dei filosofi, per ogni idea sensata e utile che esprimono, ne esprimono più di una inutile e/o insensata. Infatti i filosofi potrebbero essere valutati e ordinati in base al rapporto tra idee utili e sensate, e idee inutili e/o insensate da essi espresse.
Criticare o non criticare, questo è il dilemma. Perché se critico mi rendo antipatico a tutti quelli che direttamente o indirettamente sono toccati dalle mie critiche; se non critico sono complice di tutte le stupidità e malvagità di cui io e i miei simili siamo capaci.
Il mio inconscio ragiona così: X non può avere ragione perché, se l'avesse, dovrei odiare chi amo, disprezzare chi apprezzo e ammettere di essere stupido, di aver sbagliato, di essere colpevole, di aver costruito la mia visione del mondo su fondamenta inconsistenti.
La mente può essere considerata come una rete di idee interconnesse, e il pensiero come una concatenzazione di idee, cioè un percorso attraverso i nodi della rete. Quando pensiamo, visitiamo tali nodi uno alla volta, e dopo aver visitato un certo nodo, ne visitiamo un'altro scelto automaticamente (non sappiamo come, né da chi) tra quelli direttamente collegati ad esso.
Non è che uno stupido pensi in modo illogico. Infatti ciò che determina il grado di intelligenza di un pensiero non è la sua logicità o razionalità, ma la sua complessità. Intendo dire che anche i più stupidi pensano in modo logico, ma la loro logica è più semplice di quella con cui pensano i più intelligenti. Infatti questi, nei loro ragionamenti, prendono in considerazione concetti e collegamenti logici che gli altri ignorano.
L'inganno è un'affermazione totalmente o parzialmente falsa, l'illusione un'aspettativa improbabile o impossibile, ovvero non realistica. Gli esseri umani ingannano e illudono l'un l'altro (consciamente o inconsciamente) per ignoranza, per sfruttarsi reciprocamente, per conformismo o per salvare la faccia; ingannano e illudono se stessi inconsciamente per ignoranza e per soffrire di meno. Infatti la verità può essere disarmante, ridicola, dolorosa, atroce, sconvolgente, insopportabile.
A mio parere la psicologia e la filosofia sono, tra le scienze umane e sociali, quelle più screditate e prese meno sul serio dai non addetti ai lavori, perché basate su teorie troppo diversificate e spesso contrastanti. Si potrebbe perciò dire che si tratta di discipline indisciplinate. Invece, le altre scienze umane e sociali (come la sociologia, l'antropologia e le neuroscienze) sono più unitarie, più oggettive, più "scientifiche", più condivise dagli studiosi e dai ricercatori, anche se molto specialistiche e non abbastanza integrate.
Il nostro inconscio non ha il senso della misura. Infatti per lui una persona è completamente buona o completamente cattiva, completamente sincera o completamente falsa, completamente stupida o completamente intelligente. Solo la razionalità cosciente ha il senso della misura ed è in grado di capire che ognuno è parzialmente buono e parzialmente cattivo, parzialmente sincero e parzialmente falso, parzialmente stupido e parzialmente intelligente. Tuttavia i sentimenti sono determinati dall'inconscio, non dalla razionalità cosciente.
Se potessimo controllare volontariamente le nostre reazioni emotive e i nostri sentimenti (nel senso di attivare o inibire a volontà i nostri sentimenti e le nostre emozioni) conquisteremmo il mondo, ma diventeremmo disumani. Tuttavia, suppongo che un minimo autocontrollo emotivo sia possibile per qualcuno, per brevi lassi di tempo. Potrebbe essere molto utile a scopo psicoterapeutico e di automiglioramento in quanto potrebbe farci vedere le cose, le persone, il bene e il male in modo diverso, più reale, più acuto e più profondo, non filtrato né manipolato dai sentimenti e dalle emozioni.
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