5304 aforismi scelti a caso da un totale di 5304, e ordinati per lunghezza
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I sogni sono involontari.
I classici non sono mai fuori moda.
Siamo tutti matti ma pochi lo sanno.
La filosofia serve a svelare gli inganni.
Si nasce innocenti e si muore colpevoli.
Moriremo senza aver capito cos'è la vita.
Chi non dice mai bugie non è sano di mente.
Ognuno ha la sua storia intrecciata con quelle degli altri.
Ognuno racconta i fatti in modo da salvare la propria faccia.
Bisogna essere filosofi per capire il fallimento della filosofia.
Le uniche persone al riparo dalle critiche sono quelle mai nate.
Se l'uomo non fosse egoista non ci sarebbe bisogno di una morale.
Carte attività e certi pensieri sono come droghe per certe persone.
L'arroganza è un'accusa inventata da chi è incapace di concepire idee originali.
Per governare una nazione, un'organizzazione o una famiglia non basta essere onesti.
È difficile capire una persona o una cosa se verso di essa si provano emozioni negative.
Ogni disordine è relativo ad un certo ordine, è la differenza rispetto ad un certo ordine.
Le interazioni tra umani dipendono dalle loro identità sociali assunte, presunte o attribuite.
Signore, proteggimi da coloro che pretendono di conoscere la tua storia e le tue intenzioni!
Se una proposizione non l'hai capita, non puoi essere né d'accordo nè in disaccordo con essa.
I più dicono "siamo uguali", i meno "siamo diversi". Entrambi hanno ragione e torto allo stesso tempo.
Il mio benessere dipende dalla qualità delle mie interazioni con le persone e le cose con cui interagisco.
Qui sta la grandezza e specificità dell'uomo: dare nomi, significati e valori a cose altrimenti prive di senso.
Per appartenere a un certo gruppo è necessario condividere certe cose con gli altri membri del gruppo stesso.
L'esperienza è sempre vera, reale, autentica, anche se la sua spiegazione può essere falsa e irreale, come spesso avviene.
Quando due persone guardano un cubo da punti di vista opposti, ognuna vede facce del cubo diverse, ma il cubo è lo stesso.
Un rito serve anche a confermare una gerarchia, e di solito l'organizzatore del rito è il rappresentate della massima autorità.
Il maggior limite di ogni essere umano è l'incapacità di conoscere i propri reali limiti intellettuali, ovvero di sapere cosa non può capire.
La psicologia è scienza o filosofia? Tutte le nozioni psicologiche che si possono dimostrare sperimentalmente sono scienza, tutto il resto filosofia.
Ognuno di noi costruisce una narrazione di se stesso dignitosa, cioè accettabile dagli altri, e vive cercando di essere coerente con tale narrazione.
Spesso confondiamo i nostri desideri con la realtà. L'uomo cerca la bellezza, la semplicità, l'armonia, tutte cose che in natura non ci sono anche se crediamo di vederle.
La spontaneità, intesa come comportamento libero, è una illusione. Quando siamo spontanei siamo in realtà guidati da programmi inconsci e involontari, ovvero dalle nostre abitudini mentali.
Sorridere, ridere o scherzare mentre si dialoga con qualcuno serve a rassicurare l'altro che non siamo sospettosi o ostili verso di lui, che siamo rilassati e non stiamo cercando di attaccarlo o di difenderci da lui.
Visti i gravi problemi che ancora affliggono l'umanità dopo millenni di varie culture, dovremmo ripensare radicalmente il concetto di cultura, cominciando col chiederci perché e come parliamo, e perché e come scriviamo.
Due persone possono avere valori concordanti, indifferenti e contrastanti. Dal grado di concordanza / contrasto dei valori perseguiti dalle persone dipende il tipo di relazione e la qualità delle interazioni tra le persone stesse.
Cosa dire, cosa non dire, come dirlo, come non dirlo, cosa fare, cosa non fare, come farlo, come non farlo, come presentarsi, come non presentarsi: sono domande che il nostro inconscio si pone quando interagiamo con altre persone.
Gli scienziati non sono infallibili né immuni da conflitti di interesse, ma i non scienziati lo sono ancora meno. Perciò pur diffidando degli scienziati, diffido ancor più di coloro che pensano di saperla più lunga delle autorità scientifiche.
Il valore di un essere umano è sempre relativo e comparativo. Infatti occorre chiedersi: valore per chi? Che rapporto c'è tra il valore di una certa persona e quello di altre persone? Sono uguali o diversi qualitativamente e quantitativamente?
Assistere ad eventi sportivi agonistici per molti è eccitante perché fa risuonare lo spirito competitivo che è nella natura umana. Assistervi in massa è ancora più eccitante perché fa risuonare lo spirito comunitario che è pure nella natura umana.
La vita si svolge a vari livelli di organizzazione: molecolare, cellulare, tessuti, organi, corpi, gruppi, società, ecologia, biosfera. All'interno di ogni livello, e tra diversi livelli, avvengono interazioni determinate da leggi fisiche, da logiche e dal caso.
A che serve la conoscenza se non viene usata per ridurre i mali dell'umanità e per soddisfare i bisogni propri e altrui? Se la conoscenza non viene usata in tal senso, serve solo come status symbol o come distintivo di appartenenza ad una certa categoria sociale.
Umiltà e tolleranza possono essere deleterie se generalizzate. Bisogna essere umili e tolleranti solo quando è opportuno e con chi è opportuno esserlo. Infatti ci sono persone che non devono essere tollerate e persone di fronte alle quali non bisogna inchinarsi.
Se fai x sarai felice.
Se fai y sarai infelice.
Se non fai j sarai felice.
Se non fai k sarai infelice.
A volte x, y, j e k sono la stessa cosa e in tali casi si determina ciò che Gregory Bateson chiamava "doppio vincolo", ovvero un fattore della schizofrenia.
La mente è simile al World Wide web e la coscienza è simile ad un browser che la naviga. La navigazione può essere più o meno attiva o passiva. È passiva, per esempio, quando col browser vediamo un film, attiva quando facciamo ricerche e clicchiamo su qualche link.
Dire che facciamo una cosa per amore è una banalità, una ovvietà, e non significa nulla. Sarebbe invece interessante sapere perché amiamo o odiamo qualcosa. Infatti l'amore e l'odio non sono cause prime, ma conseguenze di altre cause che raramente vengono investigate.
L'illusione di far parte integrante e attiva di una comunità sana e forte è fonte di sicurezza e di piacere, e tutto ciò che conferisce tale illusione (cioè la rappresentazione e la celebrazione delle forme e dei rituali della comunità) ha un grande valore per i soggetti interessati.
Dobbiamo fare di necessità virtù, nel senso che non dobbiamo combattere, ma assecondare ciò che è necessario in quanto imposto dalle leggi della natura. In questo consiste la virtù, anche detta saggezza, e il suo premio è il risparmio di lotte inutili e ancor più dannose dell'inevitabile.
Ogni forma che percepisco, ogni parola o frase, ogni situazione, ogni dettaglio di ciò che vedo o sento ha una carica emotiva più o meno positiva o negativa (cioè di attrazione o repulsione) e può accadere che in uno stesso quadro percettivo vi siano elementi a cui sono associate cariche emotive di segno opposto.
Nelle riflessioni e nelle discussioni mi pare che manchi generalmente una cosa per me fondamentale: la consapevolezza del fatto che i nostri pensieri non sono volontari, ma pilotati da meccanismi inconsci. Ci si illude di avere un controllo sulle parole da pensare o dire e sulle immagini mentali da vedere, ma questa è, a mio parere, una illusione.
Non mi interessano i dibattiti, ovvero le discussioni per dimostrare di avere ragione e che l'interlocutore ha torto. Mi interessano invece i dialoghi, ovvero le discussioni costruttive, dove ci sono molti punti interrogativi e nessun punto esclamativo; dove l'obiettivo è la comprensione reciproca, non l'accordo completo tra due persone, ma almeno l'accordo su certi presupposti.
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