5308 aforismi scelti a caso da un totale di 5308, e ordinati per lunghezza
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Rappresentare non significa essere.
Il piacere non può essere catturato.
L'uomo è il peggior nemico di se stesso.
La coscienza è un prodotto dell'inconscio.
Certe persone non capiscono ciò che sanno.
Il rispetto non è da aspettarselo, bisogna esigerlo.
Una paura divide se è privata, unisce se è comune.
Ciò che oggi rende artistico un quadro è la sua cornice.
Ognuno ha la sua storia intrecciata con quelle degli altri.
È difficile pensare creativamente senza nuovi stimoli esterni.
O natura, fammi capire di cosa ho bisogno e cosa devo evitare.
Le motivazioni sono le logiche strategiche e tattiche della vita.
La comunicazione non è fine a se stessa ma serve all'interazione.
La vita procede tra abitudini, distrazioni, scoperte, incontri e incidenti.
La morte fa paura perché comporta la perdita di ogni appartenenza e di ogni possesso.
Per star bene bisogna liberare ciò che è troppo legato e legare ciò che è troppo libero.
L'uomo non ha bisogno di verità, ma di condivisione di narrazioni, vere o false che siano.
Il sesto senso è l'interpretazione inconscia dei sentimenti altrui fornita dai neuroni specchio.
Chi cerca di piacere agli altri rischia di sottomettersi ad essi. Io vorrei piacere agli altri dominandoli.
A che servono le virtù e le conoscenze se non comportano vantaggi sociali? Solo a generare frustrazioni.
Il messaggio nascosto in ogni annuncio pubblicitario: questo prodotto ti renderà più importante per gli altri.
A poco valgono "virtute e canoscenza" se non si hanno buone relazioni con un sufficiente numero di persone.
Ogni cosa che un umano fa può servire a confermare, affermare, negare o rinnegare una certa identità sociale.
La coscienza, come l'attenzione, è selettiva. Infatti possiamo essere consapevoli di un solo contesto alla volta.
Una persona è tanto più intelligente quanto più alto è il grado di complessità dei suoi pensieri e dei suoi sentimenti.
Ogni cambiamento implica una trasformazione e un aumento o una diminuzione delle proprie capacità, libertà e relazioni.
Una persona può indurre un'altra a manipolare la propria coscienza nell'interesse, della prima, della seconda o di entrambe.
La nostra psiche è troppo importante per non occuparcene personalmente e lasciare che se ne interessino solo psicologi e preti.
Nessun comportamento è disinteressato. Tuttavia gli interessi possono essere molto diversi, da quelli più materiali a quelli più spirituali.
Mi fa piacere che qualcuno usi qualcosa che io ho prodotto, protetto o riprodotto. Mi fa sentire degno di appartenere alla società umana.
Il contesto è più importante del testo, ovvero del messaggio, perché il significato del messaggio dipende dal contesto a cui esso si riferisce.
Un essere umano non può non associarsi con qualcuno, e la scelta delle persone con cui assicurarsi è limitata dall'interesse altrui a tale associazione.
La realtà consiste in una combinazione di combinazioni di parti. Ogni combinazione ha particolari forme e funzioni in relazione ad altre combinazioni.
Può una religione riformare se stessa senza uno scisma? Ne dubito. Il problema di ogni religione è che considera un peccato, un sacrilegio metterla in discussione.
La comicità può scaturire da un incertezza circa l'appartenenza di un personaggio a certe categorie di opposto prestigio, o da un improvviso cambio di appartenenza percepita.
A differenza degli altri animali, l'uomo non può sopravvivere senza maestri di vita. Infatti, la qualità della sua vita dipende molto dalla qualità dei maestri da cui viene istruito.
La psicoterapia richiede tempi lunghi e molti esercizi, come per apprendere a suonare uno strumento musicale o a parlare una lingua straniera. Più si è avanti negli anni, più è difficile.
A scuola tutti dovrebbero imparare a programmare un computer e farlo comunicare con altri computer. Questo favorirebbe l'autogoverno e la comunicazione razionale tra esseri umani.
L'autogoverno di una persona comporta il rinunciare (temporaneamente o definitivamente) alla soddisfazione di certi bisogni o desideri, per consentire la soddisfazione di bisogni e desideri più importanti.
L'uomo è l'unico essere vivente che non ha con gli altri rapporti immediati. I suoi rapporti sono infatti sempre mediati dalla sua particolare cultura, attraverso la quale esso assegna ad ogni cosa, persona e atto significati e valori.
Non abbiamo bisogno di certi oggetti, né di certe situazioni in senso statico, ma di certi processi e delle interazioni che li sostengono. Certi oggetti e certe situazioni sono utili nella misura in cui facilitano le interazioni di cui abbiamo bisogno.
Tra il volere e il potere c'è di mezzo il mondo, la realtà, le leggi della fisica e della biologia, la società ecc. Facciamo tante cose senza volerlo e non riusciamo a fare tante cose che vorremmo. Tuttavia a volte riusciamo a fare ciò che vogliamo.
Per infiniti anni non sono esistito, per infiniti anni non esisterò. Rispetto all'eternità la mia vita è infinitamente breve, insignificante e di nessuna importanza. E allora di cosa dovrei preoccuparmi? Di soffrire il meno possibile. Ogni altro scopo è ridicolmente inutile, effimero e illusorio.
L'appellativo «contro natura» è insensato, perché tutto ciò che esiste in natura è parte della natura, nel bene e nel male. Una distinzione utile è invece quella tra naturale e artificiale, dove artificiale è tutto ciò che è prodotto solo dall'uomo e che perciò non esisterebbe se l'uomo non esistesse.
Qual è il limite di sopportabilità reciproca tra esseri umani? Quanti miliardi di umani il pianeta, e la società, possono sopportare prima che le persone comincino a uccidersi reciprocamente per riportare la popolazione a livelli numerici accettabili? Nel poverissimo Niger ogni donna ha in media sette figli!
A volte, per comprendere una configurazione di cose, persone, eventi e relazioni che ci appare incomprensibile, basta aggiungere ad essa un ulteriore elemento particolare, che in tal caso può definirsi "elemento chiave". Quando non riusciamo a comprendere qualcosa, cerchiamo dunque l'elemento chiave mancante.
Un essere vivente senziente fa ciò che fa per sentire piacere o per evitare di sentire dolore (piacere e dolore presenti o previsti, cioè sentiti realmente o immaginati). Tuttavia egli generalmente ignora i motivi per cui certe situazioni gli procurano piacere o dolore. La conoscenza di tali motivi (o motivazioni) dovrebbe essere l’oggetto della psicologia.
Ogni incontro tra umani può avere effetti più o meno prevedibili o imprevedibili, favorevoli o sfavorevoli, gradevoli o sgradevoli per ognuna delle parti. Chi è abituato a incontri insoddisfacenti e/o sgradevoli si trova normalmente in uno stato di ansia sociale più o meno intensa, dato che, a causa della nostra interdipendenza, non possiamo fare a meno di incontrare qualcuno quasi ogni giorno.
La cosa più importante per un essere umano, oltre l'evitamento dei dolori e dei pericoli per la propria salute, è cosa gli altri pensano e penseranno di lui in relazione al proprio essere e al proprio comportamento passato, presente e futuro. In altre parole, la cosa più importante per un uomo è l'atteggiamento più o meno benevolo degli altri nei propri confronti. Tale atteggiamento, reale o presunto, condiziona fortemente il proprio modo di pensare e di comportarsi.
La vita sociale è regolata da modelli di interazione, di partecipazione e di integrazione, che gli individui assumono per imitazione, e attraverso i quali interagiscono con i loro simili. Ad ogni transazione viene attribuito un significato facendo riferimento a qualche modello sociale. Quando non si trova un modello corrispondente, la transazione viene considerata strana o violenta. I mass media presentano modelli sociali pronti da imitare, da indossare, con ruoli predefiniti da assumere, che promettono una soddisfacente partecipazione sociale.
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