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La paura rende obbedienti.
Tendiamo a vedere solo le cose previste.
I primi della classe sono antipatici ai non primi.
Il pensiero consiste in interazioni immaginarie.
Io considero immorale non occuparsi della morale.
Cosa vogliono gli altri da noi? Che siamo loro utili.
Ogni azione umana ha anche un significato rituale.
La felicità dipende anche dai pensieri che pensiamo.
La vita è adesso. Il passato e il futuro sono solo idee.
Relazioni e interazioni, nient'altro che relazioni e interazioni!
Il primo requisito per insegnare ad altri come essere felici è essere felici.
Le interazioni dipendono dalle relazioni e le relazioni dipendono dalle interazioni.
Per la biosfera sarebbe stato meglio se l'homo sapiens non fosse mai venuto al mondo.
Non dire nulla che il tuo interlocutore non desideri ascoltare, se non vuoi la sua ostilità.
Ogni ambiente influenza chi ci vive. Per cambiare le influenze conviene cambiare ambiente.
Una democrazia perfetta è la dittatura della mediocrità. Io sono per una democrazia imperfetta.
Ognuno reca in sé un computer interiore, che decide in ogni momento cosa fare e cosa pensare.
Il valore che diamo alle cose e alle persone dipende dai nostri bisogni e dalle nostre aspettative.
Ragionare o non ragionare, questa è una scelta che ogni umano fa inconsciamente in ogni momento.
Il grado di felicità di un essere umano dipende soprattutto dalla qualità delle sue interazioni abituali con gli altri.
L'uomo è un robot sentimentale programmabile. Non può programmarsi, ma a volte può scegliere da chi farsi programmare.
Ogni nostro atto può farci acquisire crediti o debiti, apprezzamento o disprezzo, simpatia o antipatia agli occhi di qualcuno.
Nulla è meno creativo della religione. Infatti essa, in tema di idee, riserva la creatività al Creatore e la proibisce agli uomini.
Chi non si fa domande presume di sapere tutto ciò che è importante sapere, o che non vi siano risposte alle domande inevase.
Una causa di stress mentale è la discrepanza tra le appartenenze che il soggetto si attribuisce e quelle che altri gli attribuiscono.
Se i filosofi del passato avessero saputo ciò che è accaduto dopo di loro, avrebbero scritto cose diverse da quelle che hanno scritto.
Ciò che conta non è solo la verità sulla natura umana, ma ancora più ciò che la maggior parte degli umani sa, non sa e crede sulla propria natura.
La gallina è un esempio di come l'evoluzione (con o senza l'intervento umano) possa comportare una perdita di abilità (in tal caso quella di volare).
La maggior parte della gente non sa distinguere le fake news dalle notizie vere. È grazie a tale incapacità che prosperano religioni e altre ideologie.
Una poesia non si può discutere. Non può essere giusta o sbagliata, solo bella o brutta, commovente o insignificante agli occhi e al cuore di chi la legge.
L'uomo ha addomesticato (per usarla) ogni specie animale che si è lasciata addomesticare, compresa quella umana. L'uomo è infatti un animale domestico.
In ogni momento dobbiamo scegliere se comandare o obbedire a certe entità (persone, cose, idee, sentimenti, pulsioni ecc.) esterne e interne ai nostri corpi.
In Pakistan c'è la pena di morte per chi bestemmia, e il Pakistan è uno stato democratico. La democrazia non garantisce il rispetto dei diritti umani, nemmeno di quelli più rudimentali.
L'uomo quasi mai conosce le logiche inconsce per cui certe cose gli piacciono e altre cose non gli piacciono. Il fine della psicologia dovrebbe essere proprio quello di rivelare tali logiche.
Ognuno è favorevole alle persone, alle cose e alle idee che ritiene (consciamente o inconsciamente) favorevoli alla soddisfazione dei propri bisogni, desideri e interessi (consci e inconsci).
L'uomo ama le cose e le persone che lo fanno sentire importante, abile, buono, bello e saggio e odia le cose e le persone che lo fanno sentire non importante, incapace, cattivo, brutto o stolto.
Le tradizioni servono a mantenere la coesione sociale. Quando non raggiungono più tale scopo, diventano solo un peso. Conviene allora abbandonarle ed eventualmente crearne altre più efficaci.
Governare una nazione comporta il dovere di decretare la morte o danni per un certo numero di persone (conosciute o sconosciute) per salvare o migliorare la vita di un più grande numero di persone.
Un errore molto comune è quello di scambiare alcune parti per il tutto, il parziale per il totale. D'altra parte non possiamo mai vedere e capire il tutto, ma solo alcune delle sue parti e alcune interazioni tra di esse.
Ogni entità va posta in un certo spazio, in un certo tempo, e in relazione con certe altre entità, vale a dire in un certo contesto. Un'entità senza contesto non significa nulla, non produce nulla, e non serve a nulla.
La psiche è un sistema di algoritmi autoapprendenti e concorrenti che gestiscono le relazioni e le interazioni tra la propria persona e il resto del mondo allo scopo di soddisfare i bisogni (innati e acquisiti) della persona stessa.
Molti esseri umani (forse la maggioranza) mal sopportano, e perciò rifiutano, l'idea che qualcuno sia più saggio di loro, ovvero che qualcuno veda la realtà in modo più vero e completo di come la vedono loro, e che la capisca meglio di loro.
Prima di insegnare agli altri come essere felici, bisogna esserlo. Ma essere felici non basta per insegnare agli altri come esserlo, perché ognuno è felice e infelice a modo suo. Pensare che ci sia solo un modo per essere felici è una sciocchezza.
Così come i manuali per l'apprendimento delle lingue straniere o di materie scolastiche sono divisi per livello (principiante, medio, avanzato) così dovrebbero essere anche i libri che insegnano a pensare e a vivere, come quelli di filosofia e psicologia.
Il verbo essere è illusorio e fuorviante. Infatti nessuna cosa o persona “è” qualcosa o qualcuno. L'identità di una persona o di una cosa è data dal suo comportamento particolare e dalle sue particolari relazioni e interazioni con altre cose e/o con altre persone.
Sentimenti, emozioni, bisogni, desideri, volontà, sono causati da informazioni generate elettricamente e chimicamente da certi organi del corpo secondo certe informazioni e certe logiche, e generano a loro volta informazioni dirette ad altri organi capaci di decifrarle e di agire secondo le loro sintassi.
"Essere se stessi" non significa nulla. Noi siamo comunque come ci vogliono gli altri, come ci vuole l'Altro generalizzato (per usare un termine di G. H. Mead), l'altro interiorizzato. Senza l'esperienza e l'interazione con gli altri la psiche nemmeno esisterebbe. Il problema è che gli altri non sono tutti uguali.
Ogni cosa che facciamo, diciamo e scriviamo (compreso ciò che postiamo nei social network come Facebook) esprime inconsciamente l'identità sociale che assumiamo o desideriamo assumere, la posizione gerarchica, il ruolo e il prestigio che consideriamo giusti per noi e il desiderio che tali assunzioni vengano riconosciute e accettate dagli altri.
L'uomo tende ad obbedire ai suoi simili, ovvero a fare quanto gli viene richiesto. Il motivo di questa tendenza, a mio parere, si trova nel bisogno di interazione. In quanto animali sociali, ovvero interdipendenti, abbiamo bisogno (un bisogno primario, ovvero genetico) di interagire frequentemente con altri umani e l'obbedienza è un ottimo tipo di interazione.
Gli umani esercitano costantemente pressioni gli uni sugli altri affinché si comportino in modi a sé favorevoli, anche contro la loro volontà. È un conflitto permanente tra volontà contrastanti, in cui prevalgono le persone più potenti e influenti. Tali pressioni sono spesso nascoste o mistificate, spacciate per doveri morali, leggi naturali, ragioni di stato, tradizioni, o altri pretesti fantasiosi.
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