5308 aforismi scelti a caso da un totale di 5308, e ordinati per lunghezza
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È normale essere anomali.
Nessun filosofo è sufficiente.
Vorrei morire pensando ad altro.
Il pensiero segue una struttura reticolare.
Ognuno è soggetto e oggetto di valutazioni.
L'inconscio decide cosa può essere cosciente.
La capacità di gioire implica quella di soffrire.
Non disapprovare se non vuoi essere disapprovato.
Pensare consiste nel costruire scene e storie di interazioni.
Studiare i valori è anche un modo per valorizzare se stessi.
I comportamenti involontari sono determinati da logiche inconsce.
La vita procede tra abitudini, distrazioni, scoperte, incontri e incidenti.
Chi sono? Un esemplare della specie umana, e rifiuto ogni altra etichetta.
Una cosa buona dell'intelligenza artificiale è che incoraggia la gente a porre domande.
La vita e la morte dell'individuo sono entrambe necessarie per la conservazione della sua specie.
Noi siamo intelligenti e buoni, loro stupidi e cattivi. Questo è il messaggio sottinteso in tanti discorsi.
Quando due persone conversano, ci può essere un conflitto per la scelta del tema della conversazione.
È una fortuna che il cuore sia un muscolo involontario. Se fosse volontario ci distruggeremmo rapidamente.
I nostri pensieri vanno dove non hanno paura di soffrire. Per questo la loro visione della realtà è così limitata.
Visto che di Dio non sappiamo nulla, non siamo tenuti ad obbedire alla sua volontà, dato che non la conosciamo.
Ogni elemento di ogni organismo ha dei bisogni che necessitano di essere soddisfatti pena la morte dell'elemento stesso.
L'uomo deve avere pazienza con la donna, e la donna con l'uomo, perché hanno mentalità diverse, ma bisogno l'uno dell'altra.
Conosciamo i nostri bisogni attraverso il piacere e il dolore che proviamo quando sono, rispettivamente, soddisfatti e insoddisfatti.
La differenza tra 'essere parte' e 'far parte' è che nel primo caso s'intende una presenza passiva, nel secondo una partecipazione attiva.
La libertà è sempre relativa, soggettiva e limitata. Ciò che fa sentire libera una persona, a me può far sentire prigioniero, e vice versa.
Quanto più originale è il modo in cui penso e mi comporto, tanto meno gli altri mi capiscono e tanto meno desiderano la mia compagnia.
Che Dio ami gli esseri umani mi sembra una sciocchezza, basata unicamente sul desiderio che ciò sia vero, nonostante le infinite prove contrarie.
Fotografie, quadri, souvenir, soprammobili, media in genere ecc. sono artifici che ci permettono di influenzare il nostro pensiero, di guidarlo in certe direzioni.
L'uomo passa la vita a imparare e disimparare la logica della felicità, ovvero quali situazioni, pensieri e comportamenti aumentano il suo grado di felicità e quali lo diminuiscono.
L'ordine sociale si basa sulle differenze, non sulle uguaglianze; sulle differenze di ruoli e di responsabilità, e dei conseguenti diritti e doveri. L'indifferenziazione è la madre del caos.
Secondo me i migliori filosofi sono anche scienziati e i migliori scienziati sono anche filosofi. Scienza e filosofia non dovrebbero mai viaggiare separate e l'una dovrebbe sorvegliare l'altra.
Noi facciamo, o evitiamo di fare, tantissime cose per motivi che non conosciamo, vale a dire per scopi, strategie e logiche inconsci. La psicologia dovrebbe aiutarci a conoscere tali motivi.
Credo in un Dio non senziente, cioè incosciente e senza sentimenti. Se sbaglio, Lo sfido a punirmi per le mie bestemmie e i miei sacrilegi. Ma che sia Lui a punirmi, non qualcuno dei suoi fan.
C'è una notevole differenza tra usare una cosa che si possiede da tanto tempo e usare una cosa appena ottenuta. Il secondo caso ha il sapore di una grazia o di una conquista, ovvero di un successo.
Contrariamente a quello che ha detto un personaggio di Dostoevskij, la bellezza non salverà il mondo. Infatti da sempre la bellezza è stata usata come strumento di potere e di manipolazione dell'uomo sull'uomo.
Necessità (leggi della fisica), caso (aleatorietà dei fenomeni microscopici) e volontà (intenzionalità delle menti) sono i tre fattori che, in proporzioni variabili, determinano gli avvenimenti che hanno l'uomo come protagonista.
Il bello della musica è che può essere usata come strumento per manifestare una comune appartenenza, come colonna sonora di interazioni umane, come motivo per ballare insieme ad altri sia fisicamente che metaforicamente.
Ognuno desidera qualcosa dagli altri ed è oggetto di desideri da parte degli altri. I comportamenti degli uni verso gli altri sono orientati alla soddisfazione di tali desideri e dipendono da come e quanto questi vengono soddisfatti.
Se una cosa mi appartiene, in virtù di tale appartenenza la mia persona acquisisce di riflesso parte del valore della cosa stessa. Per questo la gente ama ornarsi di gioielli, monili, tatuaggi, opere d'arte, titoli accademici, trofei ecc.
Se è vero che abbiamo un assoluto bisogno di interagire con altri umani, siamo motivati a fare qualunque cosa favorisca direttamente o indirettamente tale interazione, e ad evitare di fare qualunque cosa la ostacoli direttamente o indirettamente.
Molte persone si lamentano del governo del proprio paese ma sono incapaci di proporre alternative e, ancor meno, di organizzarsi per cambiare qualcosa; lamentarsi insieme non risolve i problemi politici, ma fa sentire piacevolmente uniti i lamentosi.
Conoscere se stessi significa conoscere la natura umana, i propri bisogni e le proprie logiche di soddisfazione. Il rischio è che sia i bisogni che le logiche di soddisfazione possono essere incompatibili con quelli altrui o censurati dalla comunità di appartenenza.
Si può entrare a fare parte di un meccanismo sociale (inteso come sistema) sia modificandolo (per esempio aggiungendovi una nuova funzione) sia senza modificarlo (per esempio sostituendo una o più persone o aumentando il numero di persone aventi una certa funzione).
Un modo molto usato e facile di criticare qualcuno è quello di attribuirgli pensieri e intenzioni criticabili interpretando in modo arbitrario e tendenzioso le sue parole e/o il suo comportamento, senza preoccuparsi di averlo capito bene, anzi assumendo di averlo capito perfettamente.
I robot possono provare dolore? A mio parere una coscienza senza la capacità di provare piacere o dolore non credo sia concepibile. Per me la coscienza riunisce in modo non separabile le cognizioni, le emozioni/sentimenti e le motivazioni/volontà. Se togliamo uno solo di questi tre elementi, la coscienza si annulla.
Una mappa non è il territorio che rappresenta ma una sua raffigurazione infinitamente semplificata e ridotta. Tuttavia ci sono mappe che corrispondono più e meglio di altre al territorio che vorrebbero rappresentare. Questo vale anche per le mappe nelle nostre menti, con cui raffiguriamo il mondo di cui abbiamo esperienza.
L’autocensura è quel meccanismo mediante il quale «gli altri» controllano il comportamento dell’individuo. Infatti l’autocensura ha la funzione di evitare che l’individuo si comporti in modo da dispiacere agli altri “importanti” per lui, mettendo così a rischio la propria appartenenza alla comunità virtuale che quelle persone costituiscono.
Pensare ad una certa persona implica provare certi sentimenti e certi desideri, e avere certe aspettative, certe previsioni e certe presupposizioni riguardo ad essa. Implica anche una supposizione di come reagirebbe quella persona se sapesse cosa pensiamo e proviamo nei suoi riguardi. Tale supposizione può essere fonte di ansia in caso di pensieri, sentimenti, desideri e aspettative non gratificanti per la persona considerata.
L'essere umano ha bisogno di interagire cooperativamente con altri umani per soddisfare i suoi bisogni e desideri, ma l'interazione è possibile solo se c'è accordo tra gli interattori sui termini, condizioni e modalità della stessa, e se entrambi la desiderano. Spesso tale accordo manca a causa della diversità di aspettative, gusti, interessi, mentalità, moralità, temperamento ecc., e per il fatto che ognuno vorrebbe ricevere più di quanto è disposto a dare. In altre parole, ognuno vorrebbe che i ricavi ottenibili dall'interazione siano superiori ai costi (in denaro, beni, servizi, sentimenti, emozioni, tempo ecc.).
Raccontare i propri pensieri è pericoloso perché a qualcuno potrebbero non piacere. Per diminuire il rischio di farci dei nemici, dato che è quasi impossibile non comunicare i nostri pensieri, conviene adattare le nostre idee ai desideri e alle aspettative della maggioranza dei membri della comunità a cui apparteniamo. Se invece vogliamo essere liberi di pensare in modo indipendente, dobbiamo difenderci da ogni sorta di antipatie, calunnie e rappresaglie da parte di coloro che si sentono offesi o minacciati dall'irriverenza delle nostre idee, specialmente quando queste mettono direttamente o indirettamente in discussione le loro visioni del mondo e le loro sedicenti motivazioni e intenzioni.
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