5308 aforismi scelti a caso da un totale di 5308, e ordinati per lunghezza
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La coscienza è involontaria.
Alla bellezza si perdona tutto.
Il conformista non sa di esserlo.
Il vittimismo è il preludio dell'aggressività.
Che fare? Perché? Per chi? Con chi? Contro chi?
Il più saggio è colui che sa vedere più cose insieme.
Quanto più uno è ignorante, tanto più si crede sapiente.
Non parlare di intelligenza con chi è meno intelligente di te.
Nulla è definito in sé. Siamo noi umani che definiamo le cose.
Una forma è l'effetto sensibile di una formula o di un algoritmo.
Chi non giudica assolve, chi assolve ha giudicato. Non si può non giudicare.
Il sorriso è lo strumento con cui diciamo all'altro “con te sto bene, di te mi fido”.
Ognuno ha i suoi modelli d'interazione. I più saggi hanno un metamodello d’interazione.
Anche il rifiuto di credere che siamo governati da algoritmi è il risultato di un algoritmo.
Chi conosce solo la propria schiavitù, fisica e/o mentale, teme la libertà in quanto sconosciuta.
Appartenenza sociale e status costituiscono le motivazioni più importanti di ogni essere umano.
Emil Cioran, come pochi altri, mi ha insegnato il coraggio di pensare in modo non convenzionale.
Ogni cultura contiene norme che servono a conservarla, cioè a impedire che possa essere cambiata.
La coscienza serve a conciliare i diversi bisogni della persona e a organizzare la loro soddisfazione.
Ci si interessa di morale per poter fare ciò che si desidera evitando di essere disapprovati da qualcuno.
I nostri organismi interagiscono con i loro ambienti per conservarsi e riprodursi, finché non si disgregano.
L'offerta dovrebbe essere preceduta dalla domanda. Un'offerta senza domanda potrebbe essere una trappola.
I preti dicono cose sensate e utili miste a cose insensate e nocive, ma i più vedono solo le prime o solo le seconde.
Molti confondono la filosofia con la storia della filosofia. È come confondere la scienza con la storia della scienza.
La società è un gioco le cui regole sono nascoste, dissimulate, mistificate, inconsce, crudeli verso chi non le rispetta.
Forse il problema più arduo della filosofia è conciliare l'assenza di libero arbitrio con l’esortazione a fare le scelte più opportune.
Un pensiero tira l'altro, secondo una mappa inconscia in cui tutte le parole sono collegate in modi che dipendono dalle nostre esperienze.
Ognuno è ciò che è per necessità della propria natura, e tratta gli altri in certi modi che dipendono dalla propria natura e da quelle altrui.
Più di ogni altra cosa, l'uomo ha bisogno di essere amato, e desidera tutto ciò che ritiene (consciamente o inconsciamente) utile in tal senso.
La sapienza consiste nel sapere come il mondo funziona, la saggezza nel sapere cosa conviene e cosa non conviene fare nelle diverse situazioni.
Se il popolo vuole la dittatura come mezzo per avere ordine e sicurezza, l'avrà. Nessuno potrà impedirlo, nemmeno la costituzione più democratica.
Agire, subire, informare, informarsi, lasciarsi informare, danno luogo all'appartenere e al possedere, e questi danno luogo all'essere, cioè alle identità.
Ci sono persone che, per nascondere anche a se stesse il fatto che cercano il potere per il potere, credono e fanno credere che operano per volontà di Dio.
La grande popolarità della narrativa romantica è dovuto al fatto che, nella maggior parte delle relazioni di coppia, non c'è il tipo di amore narrato nei romanzi.
Status e potere sono intimamente connessi. Infatti lo status conferisce potere e viceversa, ed entrambi sono oggetto di desiderio e di competizione per ogni essere umano.
Il metodo più facile per non perdere in un conflitto è non competere, ma in certi casi la competizione è imposta dall'avversario, e non competere comporta il soccombere.
Nessuno sa perché gli piace ciò che gli piace e gli dispiace ciò che gli dispiace. Tuttavia ognuno trova una giustificazione razionale e morale per i suoi piaceri e i suoi dispiaceri.
A scuola tutti dovrebbero imparare a programmare un computer e farlo comunicare con altri computer. Questo favorirebbe l'autogoverno e la comunicazione razionale tra esseri umani.
Voglio essere riconosciuto per ciò che sono. Se sono un genio, mi si dica che sono un genio, se sono un verme, mi si dica che sono un verme, se sono mediocre, mi si dica che sono mediocre.
Per noi umani, libertà non è poter fare qualsiasi cosa, ma poter fare le cose che ci piace fare. In ogni caso, sia la natura, sia la società, limitano fatalmente le nostre libertà, e di conseguenza i nostri piaceri.
Energia e massa si organizzano generando forme a partire da leggi fisiche e chimiche che possono essere modulate da informazioni. Infatti l'informazione informa, nel senso che dà forma, quindi è formatrice.
Uno scritto può essere letto una o più volte da una o più persone, ma è raro che venga letto più di una volta da una stessa persona. Quando ciò avviene, lo scritto ha una funzione rituale, ovvero serve a confermare un'appartenenza.
L'uomo ha un irresistibile bisogno di interazione sociale, che lo induce a volte ad accettare interazioni nocive piuttosto che nessuna interazione. La psicologia dovrebbe aiutarci a migliorare la qualità delle nostre interazioni sociali, cioè a trovare occasioni e modi d'interazione più soddisfacenti rispetto ai nostri bisogni.
Se ognuno di noi continua a comportarsi secondo le proprie abitudini, i cambiamenti nella società saranno determinati dal caso, dalle guerre, dalle migrazioni, dai commerci, dalla globalizzazione, dalle catastrofi naturali, dalla tecnologia e dalla volontà di chi detiene il potere. Non da noi, che ci limiteremo a subirli e a lamentarcene.
La coscienza è un ascoltatore, scrittore e narratore di storie. Tuttavia la vita non è fatta di storie, bensì di processi simultanei e concorrenti (cause ed effetti di interazioni elementari tra organi e tra organismi) che la nostra coscienza cerca di tradurre in storie. Pertanto, tutte le storie che narriamo agli altri e a noi stessi sono invenzioni più o meno false, più o meno complete e più o meno utili.
Il mio modo di apprendere non è dalla teoria alla pratica, ma dalla pratica alla teoria. Infatti, prima osservo un fatto, ne valuto l'interesse per me e per gli altri, e soltanto dopo, se trovo quel fatto interessante, cerco di sapere e di capire come e perché esso avviene. Di conseguenza studio solo le cause e i meccanismi dei fatti che interessano me e/o gli altri. È un modo pragmatico di apprendere.
Bisogna distinguere la realtà da una certa sensazione della realtà, sensazione che può non corrispondere alla realtà stessa. Per esempio "sentirsi" parte indistinta dell'Uno e in perfetta armonia col mondo e con gli altri può dare al soggetto un immenso piacere (reale), anche se non significa che le cose stiano realmente come lui le le percepisce. Ciò avviene per esempio in chi è sotto l'effetto di sostanze psichedeliche.
È bene dubitare di tutto, lo hanno detto fior di filosofi (tra cui Cartesio, che però se ne dimenticava spesso). Tuttavia nella vita dobbiamo continuamente prendere decisioni e fare scelte, e il dubbio sistematico è paralizzante. Allora scegliamo ciò che ci sembra probabilisticamente, plausibilmente più vero, più buono, più bello, più giusto, più produttivo. In qualche modo ci dobbiamo orientare se non vogliamo stare fermi.
Il problema non è il sentirsi superiori (anche perché non siamo tutti allo stesso livello in tutti i campi) ma il ritenere che chi è inferiore debba obbedire a chi è superiore e pensare, ragionare e sentire come lui. L'obbedire al superiore (ma non il pensare, ragionare e sentire allo stesso modo) è giusto solo nelle organizzazioni in cui è indispensabile il rispetto della gerarchia e della disciplina, come, ad esempio, nelle forze armate, nelle scuole e nelle organizzazioni pubbliche e private.
La vita, per mantenersi e riprodursi, ha bisogno di particolari interazioni tra l'essere vivente e il mondo esterno, cioè il suo ambiente. Da tale bisogno fondamentale derivano tutte le motivazioni ovvero le strategie di sopravvivenza e riproduzione di ogni essere essere vivente e le associate relazioni ecologiche e sociali. I desideri sono infatti trasformazioni di bisogni e tutti loro fanno capo ad un bisogno primario, che è quello dei geni, di riprodursi. In tale contesto, il piacere e il dolore sono gli strumenti con cui la vita, ovvero la natura, costringe gli animali capaci di sentimenti (tra cui l'uomo) a vivere e a riprodursi attraverso la soddisfazione dei propri bisogni.
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