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La fragilità rende vili.
L'uomo è soggetto oggetto di valutazione.
Le motivazioni sono determinate dalle emozioni.
La mente è serva del corpo, ma si crede padrona.
Se gli altri non ti capiscono, cerca tu di capire loro.
Chi non vede l'inganno insito in ogni cultura è ingannato.
Lo status di chi deride è più alto di quello di chi è deriso.
Omettendo parti della realtà si può dimostrare qualsiasi tesi.
L'uomo è l'unico animale che si chiede il perché delle cose.
Molti sopravvalutano la propria intelligenza, pochi la sottovalutano.
Cambiare mentalità significa anche cambiare le proprie motivazioni.
Conscio e inconscio sono interdipendenti e si influenzano reciprocamente.
Ogni giorno che passa ci avvicina di un giorno al momento della nostra morte.
La maggior parte della gente pensa che ciò che non riesce a capire non sia importante.
Una cosa buona dell'intelligenza artificiale è che incoraggia la gente a porre domande.
Ogni motivazione è finalizzata alla soddisfazione di una motivazione di livello superiore.
Non esiste il buono e il cattivo, il vero e il falso, ma il soddisfacente e l'insoddisfacente.
L'uomo desidera una comune appartenenza rispetto agli altri, e per questo tende ad imitarli.
La psicoterapia dovrebbe aiutare il paziente a costruire nuovi insiemi e nuove appartenenze.
Il pensiero che sarò felice mi rende felice, così come il pensiero che sarò infelice mi rende infelice.
Solo ciò da cui dipende la nostra vita o che può essere utilizzato nelle interazioni con gli altri ha un valore.
A volte, per non passare per arrogante, mi fingo più conformista, più stupido e più ignorante di quanto io sia.
Non si può chiedere ad un cane di comportarsi come un uomo, o viceversa. Ognuno deve obbedire al suo DNA.
Ognuno crede di sapere tutto ciò che è importante sapere, e pensa che ciò che non sa non sia importante sapere.
Felicità è il sentimento che provi mentre stai interagendo in un modo che ritieni buono e giusto per te e per gli altri.
La televisione non fa altro che presentarci continuamente modelli di comportamento da imitare e altri da non imitare.
La mente serve a risolvere problemi, a soddisfare dei bisogni. Chi non ha problemi né bisogni non ha bisogno di una mente.
Alle persone superiori conviene nascondere la propria superiorità a quelle inferiori. Ma a cosa serve una superiorità se non può essere esibita?
In fondo, quelli che passano gran parte del tempo nei social media cercano solo di condividere qualcosa, di soddisfare il loro irresistibile bisogno di condivisione.
Ogni tanto faremmo bene a osservare il mondo con occhi nuovi, come se fosse la prima volta che riuscianmo a vedere ogni cosa dopo essere stati ciechi dalla nascita.
Scrivere è un mezzo per esercitare un potere sugli altri o su se stessi. Infatti ogni scritto che viene letto influenza in qualche nodo e in qualche misura la mente del lettore.
Certe persone tendono ostinatamente e a ripetere come un rituale quelle attività in cui in passato hanno avuto successo e sono state lodate, anche se il successo non si ripete.
Mi chiedo se possa essere utile osservare me stesso dall'esterno, senza intervenire in alcuna mia scelta, e scoprire cosa farò senza il controllo della mia coscienza e della mia volontà.
Una filosofia che si rispetti dovrebbe essere capace di vedere le cose sia dall'alto che dal basso, ovvero sia con gli occhi dello statista e dello stratega che con quelli dell'operaio e del soldato.
Credo che il fine ultimo di ogni istinto, bisogno, desiderio, motivazione, sia la sopravvivenza, direttamente o indirettamente. Il "fine" della vita è la vita stessa (la vita dell’individuo e/o della specie).
Ogni filosofia disturba tutti quelli che seguono filosofie contrastanti, cioè filosofie criticate o smentite dalla prima. Per tali persone i seguaci della filosofia disturbante sono nemici da abbattere o screditare.
Il bello della musica è che può essere usata come strumento per manifestare una comune appartenenza, come colonna sonora di interazioni umane, come motivo per ballare insieme ad altri sia fisicamente che metaforicamente.
Il fatto che non esistono premi Nobel per la filosofia e per la psicologia la dice lunga sullo scarso credito che hanno tali discipline nella cultura attuale, meno credito che per la letteratura, per la quale il premo Nobel invece esiste.
La natura è sempre vera, libera e violenta. La cultura è generalmente falsa, costrittiva e protettiva. Tuttavia una parte della cultura, quella cosiddetta progressista, combatte il resto di essa per renderla meno falsa, più libera e più realmente protettiva.
Praticare la psicologia significa chiedersi perché ci piace ciò che ci piace, se ci fa bene, se fa bene agli altri, e se ci piace veramente; come pure chiedersi perché ci dispiace ciò che ci dispiace, se ci fa male, se fa male agli altri, e se ci dispiace veramente.
Le persone superiori sono quelle che non sentono il bisogno di dimostrare di avere ragione o di essere superiori, nemmeno quando avrebbero le prove e gli argomenti per dimostrare le proprie maggiori capacità, in certi campi, rispetto a certe altre persone.
L'illusione di far parte integrante e attiva di una comunità sana e forte è fonte di sicurezza e di piacere, e tutto ciò che conferisce tale illusione (cioè la rappresentazione e la celebrazione delle forme e dei rituali della comunità) ha un grande valore per i soggetti interessati.
Una religione non può sopravvivere solo sulla base di promesse di premiazioni e punizioni ultraterrene. Deve offrire ai suoi seguaci vantaggi immediati, come l'appartenenza ad una comunità, e uno status intellettuale e morale, oltre che politico, superiore a quello dei non seguaci.
Le cose sacre non si analizzano, non si dimostrano, non si criticano, non si discutono. Si accettano, si rispettano, e basta. Altrimenti si commette un sacrilegio, con le gravi conseguenze e le punizioni del caso, da parte della cosa sacra stessa e dei suoi sostenitori. Dio, salvaci dai tuoi sostenitori.
Quando si esprimono sinceramente e francamente le proprie idee sulla religione in generale o su una religione in particolare è facile offendere qualcuno anche solo indirettamente. Quindi bisogna scegliere tra il rischio di offendere e la diplomazia che consiste nel non rivelare il proprio pensiero.
Di ogni persona (compresi se stessi) è lecito e consigliabile chiedersi: Chi crede di essere? Come vorrebbe essere riconosciuto? Cosa si aspetta dagli altri? Che progetti ha? Cosa desidera? Di cosa ha bisogno? Cosa è disposto a offrire agli altri? Cosa pensa di coloro che non condividono la sua visione del mondo? Ecc.
Ogni messaggio è una richiesta o la risposta ad una richiesta, e ogni richiesta è una richiesta di appartenenza. La richiesta può essere un comando o una supplica. Il messaggio può essere del tipo «ti chiedo di (non) appartenere a Y» oppure del tipo «ti chiedo di accettare che io (o una certa cosa X) (non) appartenga a Y».
L'intelligenza non è una proprietà singolare, ma si può essere diversamente intelligenti in diversi contesti. In altre parole, ad esempio, una persona può essere superintelligente in un contesto A e imbecille in uno B, laddove un contesto è una particolare configurazione di idee a cui sono associate particolari risposte emotive e motivazionali, oltre che cognitive.
La vacanza al mare è un'occasione di confronto e interazione sociale. Si mostrano il proprio corpo seminudo, le proprie capacità sportive acquatiche, la propria resistenza all'aggressione del sole e delle rocce, le proprie facoltà economiche e i propri gusti. È una fiera di esibizione e competizione di forza, abilità, resistenza, bellezza, eleganza e ricchezza in cui scegliere e farsi scegliere.
Quando ti viene in mente di fare una certa cosa, chiediti: ho proprio bisogno di farla? Starò meglio dopo averla fatta? Perché la vorrei o la dovrei fare? Per fare piacere a chi? Chi mi ha chiesto di farla? Che vantaggi o svantaggi, piaceri o dolori potrei avere dopo averla fatta? Ho veramente voglia di farla? È bene che la faccia? Dopo aver tentato di rispondere ad almeno alcune di queste domande, decidi se fare o non fare quella cosa.
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