5308 aforismi scelti a caso da un totale di 5308, e ordinati per lunghezza
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Prima o poi saremo tutti morti.
La finanza è l'industria del denaro.
Una verità che non serve a niente è inutile.
Libertà e giustizia sono inversamente proporzionali.
Il soggetto possiede l'oggetto e/o è posseduto da esso.
Non abbiamo scelto di nascere e, tranne in rari casi, non sceglieremo di morire.
Quando si cerca fortemente qualcosa si finisce per trovarla anche dove non c'è.
Possiamo dividere i filosofi in due categorie: gli inventori e i ripetitori (di idee).
Una felicità dura finché durano le relazioni (reali o illusorie) che la sostengono.
La libertà è pericolosa. Perciò conviene limitarla scegliendo i limiti più adatti a sé.
In un gioco, i giocatori condividono il campo, le regole e lo scopo del gioco stesso.
Le disfunzioni del comportamento umano possono avere cause fisiologiche o logiche.
Ogni disordine è relativo ad un certo ordine, è la differenza rispetto ad un certo ordine.
La mente è un campo di battaglia (con morti e feriti) nella guerra tra motivazioni contrastanti.
Ogni racconto è una mappa in cui sono indicate cose, persone, i loro valori e il proprio valore.
Il mio benessere dipende dalla qualità delle mie interazioni con le persone e le cose con cui interagisco.
L'uomo è un sistema di agenti fisici e mentali, e la società un sistema di esseri umani, dunque un sistema di sistemi.
Felicità è il sentimento che provi mentre stai interagendo in un modo che ritieni buono e giusto per te e per gli altri.
Tutto ciò che la gente fa, lo fa per bisogno, per piacere o per paura. Questo è il senso di ogni comportamento umano.
Gli eroi, cioè coloro che rischiano la loro vita a favore di quella altrui, sono rari. Alcuni li lodano, pochissimi li imitano.
Chi crede veramente in Dio lo considera la cosa più importante in assoluto e si sottomette completamente alla sua volontà.
Pensare in modo costruttivo è un'arte che si può imparare a condizione di mettere in discussione il proprio modo di pensare.
Credere di essere più liberi di quanto realmente si è può avere conseguenze dolorose, come pure credere di esserlo di meno.
La filosofia (intesa come fenomeno unitario) non esiste che nella mente delle persone. Nella realtà esistono tante diverse filosofie.
Ci sono persone che pensano sia meglio rivolgersi agli sciamani, visto che i medici sono tutti pagati dalle multinazionali del farmaco.
Particolari combinazioni di parole possono agire sulla psiche come psicofarmaci e droghe, causando cambiamenti temporanei o permanenti.
Potrebbe essere che Dio, nell'inconscio del mistico, come in quello della gente comune, sia un sostituto o rappresentante dei genitori e/o della comunità.
Il massimo della ciarlataneria è la promessa del Paradiso come ricompensa per l'obbedienza alle disposizioni di chi si presenta come intermediario tra Dio e l'uomo.
Le religioni rispondono, ognuna a modo suo, a domande a cui non è possibile rispondere razionalmente. Tra tali domande, una fondamentale è: perché esiste il mondo?
In ogni momento l'inconscio influenza il proprio io cosciente. In ogni momento l'io cosciente deve decidere in quale misura e in che modo obbedire o resistere al suo inconscio.
Le cose più importanti per un essere umano sono i modi in cui si comporta verso gli altri e i modi in cui gli altri si comportano verso di lui, modi che si influenzano reciprocamente.
Ogni essere umano ha interiormente una mappa del mondo, un vocabolario, un'enciclopedia, un'epistemologia, attrazioni, repulsioni e motivazioni più o meno originali o copiate da altri.
Purtroppo non tutti sono in grado di comprendere la complessità dei problemi, ovvero la molteplicità delle cause di ogni conseguenza e la molteplicità delle conseguenze di ciascuna causa.
Ogni cosa che avviene non casualmente ha un senso, ovvero è causata da certe leggi e/o da certe logiche. Compito della filosofia è capire il senso delle cose che avvengono non casualmente.
Voglio essere riconosciuto per ciò che sono. Se sono un genio, mi si dica che sono un genio, se sono un verme, mi si dica che sono un verme, se sono mediocre, mi si dica che sono mediocre.
Il corpo guarisce da solo, grazie ai propri meccanismi di autoguarigione. La chimica dei farmaci e il pensiero "positivo" servono solo a stimolare e attivare i processi di autoguarigione del corpo.
Ci sono un'infinità di esperienze che non abbiamo mai fatto e che non faremo mai, e che possiamo solo intuire dai racconti di coloro che le hanno fatte e dai romanzieri che le hanno immaginate.
Non ci sono soluzioni definitive per ottenere il piacere, perché esso è sempre temporaneo e provvisorio e va ricercato di nuovo ogni volta, meglio se in forme diverse, perché la ripetizione annoia.
A proposito della "sacra" Sindone, se Dio volesse usare dei miracoli per convincerci della sua esistenza e delle sue potenzialità, lo farebbe in modi molto più chiari, semplici, evidenti e diretti, e senza intermediari. Meditate gente!
Il disaccordo tra due persone non è quasi mai dovuto alla constatazione di errori di logica nella narrazione altrui, ma nel confronto tra logiche inconfrontabili in quanto partono da presupposti diversi qualitativamente e quantitativamente.
Le colonne sonore sono come lo zucchero che aiuta a inghiottire qualsiasi cosa, coprendo i sapori repellenti e l'insipidità. Un artificio che i pubblicitari conoscono bene. La musica piace, incanta, diverte e rende attraente ciò che non lo è.
L'uomo è un animale immaginario, ovvero capace di immaginare e immaginarsi, ma incapace di conoscersi. La sua vita e il suo benessere dipendono dalla qualità della sua immaginazione, perché da essa dipende la qualità del suo comportamento.
Il concetto di rispetto è generalmente visto come qualcosa di positivo, di buono. Eppure io credo che rispettare uno che si comporta male, evitare di giudicarlo, di accusarlo, di disprezzarlo, sia qualcosa di negativo, di cattivo, una forma di complicità.
Immaginando nuovi comportamenti possiamo, poco a poco, cambiare i nostri algoritmi di comportamento. Ma anche solo immaginare di comportarsi in modi nuovi, diversi dal solito, richiede un coraggio, un'apertura mentale e un'intelligenza che pochi possiedono.
A mio parere, che ci sia "qualcosa" dentro di noi che prende decisioni sulla base di certe logiche (con o senza una certa dose di casualità) mi sembra indiscutibile. Che quella "cosa" sia più o meno consapevole e più o meno volontaria può essere oggetto di ipotesi e di discussione.
La società reale è costituita dall'interazione reale tra esseri umani reali viventi. La società virtuale è specifica di ciascun essere umano, ed è costituita da interazioni immaginarie tra esseri umani reali o fittizi. Ogni essere umano è continuamente impegnato in interazioni sociali reali e virtuali.
Un essere umano non può decidere razionalmente cosa sia buono o cattivo, piacevole o spiacevole, bello o brutto, per se stesso e tanto meno per gli altri. È la natura che lo decide, e un essere umano può solo cercare di capire cosa la natura abbia deciso a tal proposito per sé, e cosa per gli altri.
In ogni momento, in ogni umano, l'inconscio sceglie un insieme sociale a cui appartenere e il ruolo da assumere in esso. Allo stesso tempo l'inconscio comanda l'esecuzione di qualche rituale che caratterizza quell'insieme e quel ruolo. Infatti ogni umano ha un bisogno innato di appartenenza sociale, che può essere soddisfatto solo attraverso l'esecuzione di certi rituali.
I riti (formali, informali, religiosi, civili, folcloristici, sportivi, artistici ecc.) hanno un effetto stupefacente sui partecipanti. L'intensa e concentrata soddisfazione del bisogno di appartenenza che i riti producono inibisce più o meno profondamente la capacità critica e analitica nei confronti dei contenuti del rito stesso e di tutto ciò che unisce i membri della comunità intenta a celebrare se stessa.
Quando due individui si incontrano, in ciascuno di essi si attiva un automatismo inconscio che mira a stabilire quale atteggiamento assumere verso l'altro. Tale atteggiamento può essere più o meno amichevole o ostile, cooperativo o competitivo, fiducioso o diffidente ecc. L'algoritmo che determina l'atteggiamento da tenere verso l'altro tiene conto simultaneamente di vari fattori che possiamo solo ipotizzare. Tra di essi suppongo vi sia un'interpretazione del modello di comportamento altrui e una stima della compatibilità di tale modello con il proprio.
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