5304 aforismi scelti a caso da un totale di 5304, e ordinati per lunghezza
Mostra altri 50Mostra come listaRaccolta completa
La stupidità è contagiosa.
Il rispetto non è da aspettarselo, bisogna esigerlo.
Saggezza è pensare la cosa giusta al momento giusto.
Ognuno sceglie gli autori adatti alla propria ignoranza.
Ciò che non ci accade ci fa soffrire più di ciò che ci accade.
Ogni persona è un romanzo vivente, un libro più o meno aperto.
Il saggio sa di non sapere, pur sapendo di sapere più di certi altri.
Non c'è cooperazione, né amicizia, né amore, senza condivisione.
Ciò che non notiamo può essere più importante di ciò che notiamo.
Il vero saggio non è umile, non si sopravvaluta, ma nemmeno si sottovaluta.
La felicità consiste nel soddisfare dei bisogni e nel risolvere con successo dei problemi.
In un certo senso (quello dell'appartenenza) andare ad un concerto è come andare a messa.
Un essere umano è disposto a mettere qualunque cosa in discussione, tranne la propria dignità.
Uno dei grandi problemi del cristianesimo è il fatto che Gesù non aveva alcun senso dell'umorismo.
Chi odia qualcuno o qualcosa trova quasi sempre argomenti razionali per giustificare il proprio odio.
Quasi ogni cosa che facciamo o evitiamo di fare ci qualifica socialmente, ed ha pertanto una valenza sociale.
Il modo più efficace per evitare di farsi indottrinare è non capire la dottrina. Provate a indottrinare una scimmia!
Il mondo è pieno di portatori di bisogni, per soddisfare i quali ogni portatore ha bisogno della collaborazione di altri portatori.
Possiamo essere socialmente liberi solo nella solitudine. Perciò la libertà sociale ci fa paura e ci fa stare male, sia la nostra che quella altrui.
Chiunque presuma di saperla più lunga di qualche altro è presuntuoso, e senza tale presunzione non ci sarebbe progresso civile né tecnologico.
Grazie ai social network siamo tutti giornalisti, e ognuno è moralmente responsabile delle notizie che diffonde, non importa se originali o copiate.
Noi umani abbiamo una tendenza innata ad attribuire agli altri intenzioni, sentimenti e pensieri sulla base dei nostri pregiudizi e delle nostre paure.
Chi disprezza gli altri vive nel continuo timore (conscio o inconscio) di una vendetta da parte dei disprezzati, essendo il disprezzo difficile da nascondere.
La filosofia non serve ad insegnarci come essere felici, ma a combattere quelle idee e quei modelli di comportamento che ci impediscono di essere felici.
Quando sei con qualcuno, tieni presente le cose che vi uniscono e quelle che vi dividono, e scegli in ogni momento se parlare delle prime o delle seconde.
Dio è il rappresentante e nume tutelare della comunità. Se fossi l'ultimo umano rimasto sulla terra, non rimarrebbe nemmeno Dio perché sarebbe divenuto inutile.
La duratura coesione di molti matrimoni potrebbe essere dovuta semplicemente alla difficoltà per ciascun coniuge di trovare una migliore alternativa al proprio partner.
Alcuni considerano assolute, cognizioni che sono relative. Per alcuni tutto è assoluto e nulla relativo. Alcuni non capiscono nemmeno la differenza tra assoluto e relativo.
La paura di dissacrare il sacro è uno dei più grandi ostacoli al cambiamento sociale, così come il bisogno di dissacrare è uno dei principali motori dell'evoluzione culturale.
La critica sociale è l'attività intellettuale più difficile e ingrata, sebbene essa sia ciò di cui la società ha più bisogno per migliorare. Perché a nessuno piace essere criticato.
A differenza degli altri animali, l'uomo non può sopravvivere senza maestri di vita. Infatti, la qualità della sua vita dipende molto dalla qualità dei maestri da cui viene istruito.
L'uomo quasi mai conosce le logiche inconsce per cui certe cose gli piacciono e altre cose non gli piacciono. Il fine della psicologia dovrebbe essere proprio quello di rivelare tali logiche.
Dire che l'uomo è fondamentalmente buono è come dire che Dio ci ama. Beato chi ci crede. A mio avviso l'uomo è buono se gli conviene e finché gli conviene, o se crede che gli convenga.
L'uomo deve fare attenzione a come si comporta verso gli altri, perché dal proprio comportamento verso il prossimo dipende l'atteggiamento più o meno benevolo o malevolo del prossimo nei suoi confronti.
Anche le cose più assurde, le più misteriose e le meno prevedibili, nella misura in cui non sono casuali, seguono certe logiche. Logiche sconosciute, inconsce, ma pur sempre logiche e, in quanto tali, razionali.
Per me il "senso" delle scienze umane e sociali consiste nell'individuazione dei bisogni umani e delle loro strategie di soddisfazione attraverso la storia e i cambiamenti culturali, tra cooperazione e competizione.
Ogni umano desidera condividere i propri sentimenti con quante più persone possibile. Questo vale per ogni tipo di sentimento: gioia, sofferenza, amore, odio, apprezzamento, disprezzo, interesse, disinteresse ecc.
Sempre più persone, per non sentirsi in colpa, affermano che la colpa non esiste, che nessuno è colpevole, che il giudizio morale non ha senso, e che nessuno dovrebbe giudicare moralmente, né gli altri, né se stesso.
Perché dovremmo fare certe cose, in un certo modo, in certe situazioni? A volte facciamo le cose perché ci sentiamo in dovere di farle a causa dell'abitudine, mentre non ce n'è alcun bisogno, né qualcuno ce lo chiede.
Siamo schiavi delle nostre capacità di godere di soffrire, obbligati a cercare il piacere e a fuggire dal dolore, costretti a scegliere, tra diversi piaceri, quello più grande e duraturo, e tra diversi dolori, quello più piccolo e più breve.
Ci ricordiamo facilmente dove abbiamo comprato ciò che possediamo, perché acquisire il possesso di qualcosa è un atto di rilevanza sociale, che cambia, seppur di poco, il nostro status. Perciò ogni acquisto è accompagnato da un certo grado di piacere.
Molte religioni insegnano allo stesso tempo ad essere umili e arroganti. Umili verso i propri correligionari, arroganti verso gli "infedeli" e i non credenti. Gregory Bateson direbbe che si tratta di un doppio vincolo (double bind) e come tale può essere causa di schizofrenia.
Filosofia, psicologia e sociologia non dovrebbero essere discipline separate, dato che certe differenze filosofiche possono essere spiegate in termini di differenze psicologiche, così come certe differenze psicologiche possono essere spiegate in termini di differenze sociali, e viceversa.
Quando facciamo una cosa di un certo tipo, ci qualifichiamo come appartenenti alla categoria di persone che fanno quel tipo di cose, con tutti gli attributi socialmente pregevoli e spregevoli del caso. Per questo siamo indotti consciamente o inconsciamente a fare o a non fare cose di un certo tipo.
Una causa consiste in un'interazione tra due o più sistemi o tra due o più parti di un sistema. Lo stesso si può dire di un effetto. Infatti ogni causa implica uno o più effetti e ogni effetto implica una o più cause. Non ci può essere effetto senza cause, né causa senza effetti. E non possono esserci cause né effetti senza interazioni.
L'imbroglio del cristianesimo è questo: rinuncia ai piaceri che puoi ottenere in questa breve vita in cambio di un piacere immenso ed eterno nell'aldilà. Così la vita dei cristiani viene privata di molti possibili piaceri, e anziché essere considerata fine a se stessa, è vissuta come finalizzata a una cosa inesistente. Insomma, la vita cristiana è sprecata.
In base alle mie esperienze, alla fine di ogni discussione dialettica (dove vengono confrontate una tesi e un'antitesi) ognuno rimane della sua idea. Solo alla fine di una discussione basata su domande, in cui uno dei due o entrambi cercano di conoscere cose che non conoscono, cercano insegnanti, è possibile un travaso di conoscenze, o la formazione di una conoscenza, o idea, nuova per entrambi.
La scienza non nega l'esistenza di Dio. Infatti non ne parla, non lo definisce e non si pone domande sulla sua esistenza. Lascia che se ne occupino discipline non scientifiche. Dio è una faccenda che non riguarda la scienza e che la scienza non riguarda. Del resto non è stato mai possibile fare esperimenti su Dio perché questo non si è mai reso disponibile in tal senso. Perciò su Dio si può dire tutto e il contrario di tutto, ma è ingannevole cercare di dimostrare l'esistenza di Dio chiamando la scienza a testimoniare.
L'uomo, per fare cessare la violenza tra individui ha escogitato la violenza di gruppo verso altri gruppi o verso alcuni individui o animali. Così si è passati dalla violenza interna alla comunità a quella esterna, ovvero contro altre comunità o contro qualche capro espiatorio. Questo passaggio è avvenuto per iniziativa delle autorità religiose, le quali si sono arrogate il diritto esclusivo di amministrare la violenza, facendone una cosa sacra. Infatti la violenza esercitata in nome di un dio non solo è lecita, ma è doverosa.
Ogni umano adotta o costruisce una sua visione del mondo atta a dare un senso a ciò che gli accade. Non importa se tale visione sia realistica, ma che fornisca una spiegazione di ciò che altrimenti sarebbe inspiegabile. È per questo che miliardi di persone credono in assurdità, perché comunque danno un senso agli avvenimenti. Perché l'uomo non accetta ciò di cui non capisce il senso, ovvero non accetta di non capire il senso delle cose. Saremmo tutti più intelligenti e realistici se accettassimo la non-comprensione come un fatto normale e non necessariamente pericoloso, nulla di cui vergognarci.
50 di 5304 aforismi     Mostra come lista