5004 di 5004 aforismi scelti a caso e ordinati per lunghezza
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Qualunque cosa è nociva oltre una certa misura.
I sentimenti sono il capro espiatorio di ogni immoralità.
Misurare la forza è molto più facile che misurare l'intelligenza.
Siamo nati a caso e a caso moriremo. Il caso dà le carte e noi giochiamo.
Dire le stesse cose con parole diverse facilita la comprensione del testo.
In ogni momento ognuno desidera ottenere qualcosa dal resto del mondo.
Ciò che una persona desidera sapere di te è cosa gli offrì e cosa gli chiedi.
Discutere razionalmente di una cosa considerata sacra equivale a dissacrarla.
La creatività si nutre di se stessa, attraverso l'osservazione di produzioni creative.
Se vuoi essere capito e accettato dagli altri non devi essere troppo diverso da loro.
Per piacere a una persona devi approvarla, aiutarla, compiacerla, amarla, o affascinarla.
Per contribuire al cambiamento della società dobbiamo cambiare prima di tutto noi stessi.
Ogni umano è interessato a interagire con gli altri solo secondo un certo copione personale.
Passo molto tempo a filosofare, ma non so se ciò mi dà il diritto di considerarmi un filosofo.
Pochi possono sopportare l'idea di essere meno intelligenti, meno saggi o meno sapienti del proprio interlocutore.
Ogni essere umano adulto è responsabile di fronte agli altri dell'uso che fa del proprio corpo e della propria mente.
Le persone fisicamente più deboli sono le più motivate a risolvere i problemi con l'intelligenza anziché con la forza.
È nelle difficoltà che l'uomo mostra il meglio e il peggio di sé. Quando non ci sono grossi problemi tutti sembrano buoni e intelligenti.
Noi umani non sappiamo tutto ciò che facciamo, né perché lo facciamo, né le conseguenze di ciò che facciamo, ma ci illudiamo di saperlo.
A volte, quando due persone discutono, è come se a discutere fossero i loro avvocati, il cui scopo è solo quello di dimostrare il torto della parte avversa.
La nostra attenzione è attratta dalle novità. Ciò che non cambia non viene notato. Anche per questo i vecchi problemi ancora attuali non vengono affrontati.
La plasticità cerebrale (cioè la capacità di apprendere) è massima nei bambini e diminuisce con l'età. Per questo chi resta bambino più a lungo impara più cose.
Ognuno si preoccupa di come gli altri lo valutano, ma ognuno ha i suoi propri altri, con i propri valori e i propri criteri di valutazione, diversi da persona a peresona.
Gli esseri umani sono portatori. più o meno consapevoli. di bisogni, di strategie per la loro soddisfazione e di sentimenti che corrispondono al loro grado di soddisfazione.
Che ci siano differenze tra umani è indiscutibile. Discutibili sono invece la natura, l'origine e gli effetti di tali differenze, specialmente da un punto di vista civile e morale.
Qualunque cosa facciamo denota l'appartenenza ad un certo insieme sociale, e il piacere che ne ricaviamo può essere un effetto dell'illusione di appartenere a quell'insieme.
Ogni vita umana costituisce, tra altre cose, anche un modello di comportamento sociale che altri possono imitare almeno in parte, se lo trovano congeniale, utile o necessario.
L'uomo è un animale selettivo, che sceglie ciò che ritiene più soddisfacente per i suoi bisogni, spesso ignorando i bisogni altrui e quelli dell'ambiente di cui ha bisogno per vivere.
Il motivo per cui chi mostra le proprie inferiorità ci è simpatico e chi mostra le proprie superiorità antipatico, è che la superiorità degli altri ci inquieta, così come la loro inferiorità ci rassicura.
"Essere se stessi" non significa nulla. Siamo sempre noi stessi, anche quando imitiamo gli altri, perché è impossibile non imitare, perché sin da bambini apprendiamo e ci formiamo per imitazione.
Per capire la realtà abbiamo bisogno di modelli astratti di fenomeni. Infatti capire un fenomeno significa associare un certo avvenimento ad un certo modello, cioè ad una certa classe, di fenomeni.
La logica razionale è spaziale, quella cibernetica temporale. Lo spazio è statico e tangibile, il tempo è dinamico e intangibile. Perciò è più difficile padroneggiare la logica cibernetica che quella razionale.
Un fatto può essere più o meno reale o immaginario, e a volte è difficile stabilire quanto siano reali o immaginari i fatti che producono certe percezioni e certe sensazioni più o meno piacevoli o dolorose.
Tutto ciò che facciamo, lo facciamo per ottenere certi risultati, anche se non siamo consapevoli dei risultati che cerchiamo di ottenere. Perciò non sappiamo quanto essi siano realistici, utili, gradevoli o sgradevoli.
Ogni cosa che facciamo viene giudicata dagli altri e da noi stessi. Siccome i giudizi possono essere contrastanti, molti preferiscono fare solo cose che anche gli altri fanno, e farle insieme agli altri, o allo stesso tempo.
L'altruismo di un essere umano è utile alla sua specie e allo stesso individuo. Infatti se l'uomo smettesse di essere altruista (almeno in una certa misura) la specie umana si estinguerebbe dopo grandi sofferenze per i singoli individui.
Il libero arbitrio (ammesso che esista) consiste nello scegliere in quale ambiente stare e con chi e come interagire. Durante l'interazione, infatti, prevalgono gli automatismi della nostra mente, e il libero arbitrio non può essere esercitato.
Capire un'idea significa riuscire a spiegarla usando i propri schemi e le proprie categorie mentali. Un'idea incompatibile con i propri schemi e le proprie categorie mentali risulta incomprensibile finché questi non cambiano fino al punto di comprenderla.
Il mio inconscio ragiona così: X non può avere ragione perché, se l'avesse, dovrei odiare chi amo, disprezzare chi apprezzo e ammettere di essere stupido, di aver sbagliato, di essere colpevole, di aver costruito la mia visione del mondo su fondamenta inconsistenti.
L'eguaglianza è un valore per i meno dotati, nel senso che garantisce loro di non essere penalizzati politicamente ed economicamente per il fatto di essere meno dotati. Ovviamente non è un valore per i più dotati (mi riferisco alle doti intellettuali, economiche, fisiche ecc.).
La bellezza fa sembrare vero ciò che è falso, nobilita ciò che è ignobile, dà un senso a ciò che è insensato, incanta e in tal modo diminuisce la capacità critica. Per questo la bellezza viene normalmente usata per accompagnare ogni rito di appartenenza sociale civile e religioso.
Quando un umano non ha accesso a media (come Internet, giornali, libri, TV, radio ecc) è costretto a interagire con altri umani o con la propria memoria e i propri pensieri. Queste interazioni sociali, e queste informazioni interiori, se non mediate da media comuni, possono essere per lui angoscianti.
Sentimenti, emozioni, bisogni, desideri, volontà, sono causati da informazioni generate elettricamente e chimicamente da certi organi del corpo secondo certe informazioni e certe logiche, e generano a loro volta informazioni dirette ad altri organi capaci di decifrarle e di agire secondo le loro sintassi.
Ciò che trovo interessante nei resoconti storici è l'umanità delle persone di allora, è scoprire in loro gli stessi bisogni e desideri delle persone attuali, sebbene in forme e modi diversi, data la differenza delle circostanze. In altre parole mi colpisce l'universalità, nel tempo e nello spazio, delle motivazioni umane.
L’uomo tende naturalmente a conformare il suo pensiero e il suo comportamento a quelli delle persone con cui interagisce più spesso e in età più giovane. Questa tendenza, sebbene indispensabile per la conservazione della specie umana, è pericolosa quando le persone con cui si interagisce sono mentalmente insane.
Molti sono uniti nel rifiuto dell'attuale "sistema", ma non lo sono in un progetto positivo, costruttivo. In altre parole, il popolo sa ciò che non vuole ma non ciò che vuole, o vuole cose irrealizzabili in quanto non corrispondenti alla reale natura umana. La gente è egoista ma nega di esserlo e rimuove l'egoismo nell'inconscio.
Le manifestazioni pubbliche dei negazionisti del Covid in tutto il mondo, anche nei paesi più sviluppati e democratici, sono una evidente dimostrazione del fatto che gli idioti non sono rari e isolati, ma si aggregano in macroscopiche comunità di loro simili, comunità che rafforzano e rendono irrimediabile la propria idiozia.
In libreria, ogni libro mi dice «Leggimi, ne ricaverai un vantaggio, un piacere, un'appartenenza, uno status, una chiave per aprire porte o per capire cose, qualcosa di cui parlare con altri, una conferma dele tue idee e della tua moralità, un divertimento, una distrazione dai tuoi problemi, ecc.». Ma i libri sono migliaia e non so quali considerare. Inoltre mi viene il sospetto che siano tutti, o quasi, ciarlatani, cioè venditori di illusioni.
Il problema non è il sentirsi superiori (anche perché non siamo tutti allo stesso livello in tutti i campi) ma il ritenere che chi è inferiore debba obbedire a chi è superiore e pensare, ragionare e sentire come lui. L'obbedire al superiore (ma non il pensare, ragionare e sentire allo stesso modo) è giusto solo nelle organizzazioni in cui è indispensabile il rispetto della gerarchia e della disciplina, come, ad esempio, nelle forze armate, nelle scuole e nelle organizzazioni pubbliche e private.
I gruppi sociali si differenziano, tra l'altro, per il grado di complessità e di astrazione del modo di pensare dei propri membri (che si riflette nella quantità e nella qualità delle parole che questi conoscono e usano nel pensare e nel comunicare), e per il loro grado di interesse verso particolari campi culturali come la scienza, la tecnologia, la letteratura, la storia, la filosofia, la psicologia, la politica, l'economia, l'ecologia, le piante, gli animali, l'arte, lo sport, la musica, la religione, la morale, il cibo, la sessualità, le droghe, la moda, l'arredamento, il turismo, i mass media ecc.
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