5187 di 5187 aforismi scelti a caso e ordinati per lunghezza
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Il passato non è passato.
Le informazioni formano.
Siamo tutti manipolati e manipolatori.
Si nasce innocenti e si muore colpevoli.
Ci sono tante filosofie e una sola scienza.
Amo ciò che mi serve e servo ciò che amo.
Produzione e consumo si adattano reciprocamente.
Abbiamo bisogno che qualcuno abbia bisogno di noi.
Saggezza è pensare la cosa giusta al momento giusto.
L’uomo mistifica “normalmente” i motivi del suo agire.
Presentarsi, esporsi o dichiararsi implica farsi amici e nemici.
Per capire una persona non devi usare la tua logica, ma la sua.
Più in alto si vola, minore è il numero dei compagni di viaggio.
Se non posso essere un buon condottiero, voglio essere un buon seguace.
Una grande emozione positiva è conseguenza di una grande socializzazione.
La musica è un fatto sociale. Essa dà il ritmo e il tono per interazioni sociali di vario tipo.
La paura di cambiare è più forte della paura del riscaldamento e dell'inquinamento globali.
Quando la democrazia non riesce a dare ordine e prosperità, la dittatura le viene in soccorso.
Immagina di essere l’unico umano rimasto vivo al mondo; tutti i problemi psicologici svanirebbero.
Non riuscendo ad essere coerenti, molti, per non soffrirne, diventano ciechi alle proprie incoerenze.
La paura (conscia o inconscia) di essere esclusi dalle proprie comunità di appartenenza rende stupidi.
Ogni essere vivente (compreso l'uomo) è portatore di automatismi, anzi, è portato dai propri automatismi.
Cerco di usare il verbo essere il meno possibile, perché è facilissimo usarlo in modo inappropriato. E sottolineo "è".
I non-accademici che non danno importanza ai titoli accademici sono oggetto di disprezzo da parte di molti accademici.
I sorrisi sui volti di certi monaci dimostrano quanto la rinuncia alla libertà possa essere per certe persone fonte di serenità.
La tecnologia ha reso la vita più facile per tutti. Ciò rende più difficile distinguere le persone eccellenti da quelle mediocri.
Secondo me non dobbiamo scegliere la teoria della mente migliore, ma la combinazione migliore di varie teorie della mente.
L'uomo ha un tale bisogno di interagire con gli altri che, se non può avere interazioni reali, si contenta di interazioni immaginarie.
Io credo che teologia e filosofia siano incompatibili. Per la prima Dio è il punto di partenza, per la seconda Dio o la sua negazione il punto di arrivo.
Essere amati da Dio è un'idea sciocca e ingenua, sia che Dio esista, sia che non esista. Uno che ti punisce se non credi in lui e se non lo ami, ti ama?
Io e gli altri, ciascuno con i suoi algoritmi. Siamo tutti portatori di algoritmi che regolano il nostro comportamento e interagiscono anche a nostra insaputa.
Quando sento qualcuno parlare io so che ciò che dice non è la verità, ma la razionalizzazione di una verità.
Lo stesso vale per ciò che penso e che dico.
Alla domanda «Di cosa ho veramente bisogno?» si può rispondere con la ragione e/o col sentimento, e le risposte possono essere molto diverse tra i due casi.
Ci sono due modi per indurre qualcuno a fare ciò che desideriamo: (1) con la violenza; (2) con promesse o minacce di vantaggi o svantaggi, piaceri, o dolori.
Criticare una critica non significa negare il diritto di criticare, così come consentire una critica non significa accettarla. Anche le critiche debbono essere criticabili.
C'è una domanda che ci poniamo sempre inconsciamente di fronte a qualsiasi essere umano, e a cui inconsciamente rispondiamo: cosa pensa di me, e come mi valuta?
In cosa pensi di essere superiore alla media? In cosa inferiore? Non dirlo, pensalo soltanto, perché dalla risposta dipende gran parte del tuo carattere e del tuo comportamento.
Quando si parla di morale, tutti hanno paura (consciamente o inconsciamente) di essere qualificati come immorali, o meno morali di altri. Per questo pochi amano parlare di morale.
Per me il mistero più grande è l'esistenza dei sentimenti, cioè del piacere e del dolore nelle loro svariate forme, e la loro funzione nella vita di ogni essere capace di godere e di soffrire.
Gli esseri umani tendono ad imitare tutto ciò che vedono gli altri fare, e più sono quelli che fanno la stessa cosa, più forte è la motivazione ad imitarli. Per questo la TV è molto pericolosa.
Se Dio ha deciso (finora) di fare due diversi testamenti (e non è chiaro se il secondo sostituisce il primo o si aggiunge ad esso), possiamo aspettarcene un terzo adatto alla gente del nostro tempo?
L'effetto umoristico nasce da un brusco cambiamento di ruolo di una persona (da un ruolo inferiore ad uno superiore, da uno perdente a uno vincente, o viceversa) per effetto di un brusco cambiamento di contesto.
Ogni cosa che facciamo viene giudicata dagli altri e da noi stessi. Siccome i giudizi possono essere contrastanti, molti preferiscono fare solo cose che anche gli altri fanno, e farle insieme agli altri, o allo stesso tempo.
La violenza verbale, diretta o indiretta, esplicita o implicita, non è mai giustificabile. Serve solo a scatenare una guerra o ad aumentarne il livello di una guerra. Perfino la violenza fisica è in certi casi giustificabile. Quella verbale mai.
La natura è ingiusta. A certe persone dà la bellezza, ad altre la nega, indipendentemente dai meriti. E la società non fa nulla per compensare questa ingiustizia, anzi l'accentua favorendo le persone più belle a svantaggio delle meno belle.
Quando una gran parte degli elettori è idiota, non c'è rimedio, se non una catastrofe che svegli la gente, come quella della seconda guerra mondiale per i tedeschi invaghiti di Hitler. In tal caso anche la buona politica è inutile. Se il popolo vuole il dittatore, lo avrà.
Quando sento parlare di umiltà come valore divento nervoso, ho la sensazione che qualcuno mi voglia imbrogliare, che mi voglia indurre ad essere umile per non far emergere le mie doti o la sua inferiorità. I grandi uomini non sono umili, anche se spesso fingono di esserlo per ottenere consensi.
Io cerco di aprire gli occhi a coloro che credono nel dio di Abramo come ente reale, cerco di far vedere loro le assurdità (e quindi l'irrealtà) di tale ente. Essi non riescono a vedere le assurdità e incoerenze della loro credenza a causa di una autodifesa della loro psiche, la quale si è costruita su fondamenta fideistiche, e crollerebbe se queste venissero minate. Possiamo chiamare tale fenomeno cecità selettiva.
Io (inteso come il mio io cosciente) non dovrei decidere liberamente e autonomamente cosa fare e non fare momento per momento, perché non ho sufficienti criteri per farlo se non dei principi razionali che potrebbero non aver nulla a che fare con la vita, col dolore e col piacere. La decisione spetta ai miei dèmoni, cioè ai miei agenti mentali inconsci. Io devo solo ascoltare e decifrare le loro decisioni, conciliarle o arbitrarle in caso di confllitti, ed eseguirle.
La soluzione dei problemi sociali non è l'amore, ma l'intelligenza cognitivo-emotiva e la conoscenza della natura umana. Altrimenti diamo la colpa dei mali della società a coloro che non amano, come se bastasse amare qualcuno per sentirsi con la coscienza a posto. Tutti sono capaci di amare qualcuno se ci sono le condizioni, pochissimi di amare anche coloro che non appartengono alla propria famiglia e comunità. Capire come funziona il mondo, l'uomo e la società è molto più difficile che amare, ma è necessario per riparare i danni causati dagli ignoranti, che sono la maggioranza.
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